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Asta-record, violino di Paganini

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acquistato per allievi moscoviti

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La Fondazione dell'Arte del Violino, con sede a Mosca, ha acquistato da Sotheby's a Londra, per 568.000 sterline (circa 830.000 euro), il prezioso strumento, il primo della leggendaria collezione del virtuoso genovese a essere messo all'asta. Maksim Viktorov, presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione, ha annunciato che ai vincitori dell'annuale Concorso internazionale di violino Paganini di Mosca «sarà offerta la rara opportunità di suonare per un anno questo straordinario violino». L'asta di martedì si segnala non solo per essere stata la prima ad offrire uno degli strumenti prediletti da Paganini, ma anche perchè quello venduto alla Fondazione moscovita è uno dei 50 violini superstiti del noto liutaio cremonese Carlo Bergonzi, ed ha fatto registrare il record assoluto per uno strumento da lui realizzato. Il violino fu costruito intorno al 1720, quando Bergonzi (1683 ca-1747), allievo di Antonio Stradivari, era già considerato tra i massimi liutai dell'epoca - assieme al suo maestro e a Giuseppe Guarneri del Gesù - e noto anche per i suoi straordinari archi bassi (violoncelli e contrabbassi). Si ignora quando il musicista genovese abbia acquistato lo strumento venduto ieri. Quello che si sa è che esso faceva parte dei 20 violini, di cui dieci Stradivari, passati, alla morte di Paganini nel 1840, al figlio Achille; e che fu certificato come un Bergonzi nel 1870 dal mercante e liutaio francese Jean-Baptiste Vuillaume. In seguito, è passato di mano più volte, prima di finire a John Corrigliano, primo violino della New York Philharmonic Orchestra dal 1943 al 1966. Nel 1957, Corrigliano lo vendette a un violinista dilettante, la cui figlia lo ha affidato a Sotheby's per l'asta di ieri.

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