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Paoli e Vanoni Un trionfo di note e storie di vita

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Sono le ultime pubblicazioni tutte in digitale già annunciate all'inizio di quest'anno per il progetto con Ornella Vanoni e Gino Paoli protagonisti prima di un libro, edito da Mondadori, «Noi due, una lunga storia», poi di un disco , «Ti ricordi? No, non mi ricordo», e del relativo fortunatissimo tour, di cui il cd doppio e il dvd sono la testimonianza completa. Cd e dvd sono la cronaca artistica del recital che ha visto Paoli e la Vanoni protagonisti assoluti di ogni teatro invernale ed arena estiva dell'intera Italia, se si pensa che il loro tour è approdato in ben quaranta città, battendo il record assoluto di incassi presso i botteghini del Teatro Sistina di Roma, da dove il tour ha avuto inizio, del Teatro Smeraldo di Milano e dell'Alfieri di Torino. Numeri da capogiro per uno spettacolo di successo anche per la riuscita dello show, firmato da Maurizio Costanzo. Non sono solo le canzoni a narrare l'avventura quarantennale di Ornella Vanoni e Gino Paoli, tant'è che spesso, tra un brano e l'altro, i due intrattengono il pubblico con brevi monologhi su episodi della loro vita (toccante è l'intervento di Gino Paoli sul senso della poesia in musica dopo aver interpretato in maniera magistrale «Lontano lontano» di Luigi Tenco e «La canzone dell'amore perduto» di Fabrizio De André, intervento servito ad introdurre un altro capolavoro: «Albergo a ore» di Hebert Pagani, quest'ultima portata al successo, negli anni Settanta, dalla stessa Vanoni. Ventisei pezzi più un inedito, «E m'innamorerai» (ed una relativa traccia fantasma inserita alla fine del secondo cd), per degli spaccati sonori divenuti nel tempo parte integrante del patrimonio italiano della musica leggera tipo «Che cosa c'è», «La gatta» (non stupisce che dopo quarantacinque anni risulti essere la canzone italiana più conosciuta ed apprezzata dal pubblico), «Musica musica», «Sapore di sale», «Questa notte c'è», «L'appuntamento», «Una ragione di più», «Il cielo in una stanza», «Una lunga storia d'amore», «Domani è un altro giorno» e non poteva mancare il brano storico, che sembra nascere dedicato al sodalizio Paoli-Vanoni: «Senza fine».

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