Oscar, l'Italia punta sul dramma familiare della Comencini
AL POSTO DEL BOCCIATO «PRIVATE»
Protagonista del film è Sabina (Giovanna Mezzogiorno che con questa interpretazione ha vinto a Venezia la Coppa Volpi), una donna che una volta incinta vive una strana quanto inspiegabile inquietudine. Nella sua mente riaffiorano i ricordi di una terribile esperienza vissuta tra le mura domestiche. Accanto alla Mezzogiorno Alessio Boni e Luigi Lo Cascio, oltre alle belle apparizioni di Stefania Rocca e Angela Finocchiaro. Della pattuglia di tre film italiani presentati a Venezia, «La bestia nel cuore» è stato quello maggiromente premiato al botteghino (ma «La seconda notte di nozze» di Pupi Avati non è ancora nelle sale). L'ultimo Cinetel indica un incasso di quasi cinque milioni di Euro. La commissione dell'Anica che ha effettuato la scelta-bis dopo la "bocciatura" di «Private» e la rinuncia dei film di Veronesi («Manuale d'amore», ritirato dal produttorer Aurelio De Laurentiis) e di Antonietta De Lillo («Il resto di niente», ritirato dalla regista in polemica con l'Istituto Luce che l'ha prodotto e poi abbandonato a se stesso), in polemica con la decisione dell'Academy, ha votato la pellicola della Comencini quasi all'unanimità: dodici voti a favore, cinque astenuti. «Con la nuova votazione termina finalmente una indecorosa sceneggiata all'italiana». Ha subito polemizzato così il regista Roberto Faenza, premettendo che il suo film «I giorni dell'abbandono» non era più in concorso per gli Oscar perché ritirato in accordo con la produttrice sin dal 22 settembre in seguito alla nomina della contestata prima commissione. Ora, prosegue Faenza, «non resta che fare gli auguri al film proposto per l'Oscar 2006. Ma che delusione le dichiarazioni di una commissione composta per lo più da produttori incompetenti, che meglio avrebbero fatto ad autosospendersi dando un segnale di correttezza e serietà». Secca e immediata la replica dell'Anica: «Il film di Roberto Faenza "I giorni dell'abbandono" non è mai stato ritirato dalla casa di produzione, tanto da essere stato preso in considerazione anche nella votazione odierna. Le gravi affermazioni di Faenza contro la categoria dei produttori, così come contro la commissione di selezione, saranno oggetto di un'azione dell'associazione di tutela nelle opportune sedi».