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«All'Onu parole più forti delle armi»

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Cast eccezionale Nicole Kidman e Sean Penn. Dal 28 nelle sale

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Il film, che uscirà nelle sale venerdì 28 in 300 copie distribuite dalla Eagle, è infatti il primo della storia ad essere girato all'interno della sede Onu di New York, ufficialmente ritenuta territorio internazionale. Il thriller a sfondo politico e ispirato all'attualità del terrorismo, è stato girato tra Manhattan e Sudafrica, e racconta la storia di Silvia (Kidman), traduttrice dell'Onu, bianca e nata in Africa, che ascolta per caso un complotto per uccidere un Capo di Stato africano. Nonostante la protezione dell'agente federale Tobin Keller (Penn), Silvia si ritrova nel mirino dei killer a vivere un incubo. «Volevo mostrare a me stesso di poter fare un film su come la forza delle parole possa essere più grande di quella delle armi - ha spiegato Pollack, ieri a Roma - L'Onu oggi ha dei problemi, lo sanno loro e lo sa tutto il mondo. Ma è anche vero che non c'é alternativa alla diplomazia, se non la guerra. All'inizio, mi è stato negato il permesso per girare all'Onu. Dopo molti tentativi, sono riuscito ad avere un colloquio con Kofi Annan: non volevo apparire come un volgare venditore di Hollywood e, alla fine, gli ho promesso che non ci sarebbero state scene di orgia nel suo ufficio. A mano a mano, mi sono accorto che molti ambasciatori volevano apparire nel film: uno di loro mi ha addirittura fatto vedere una sua opera prima. Non sono religioso, ma quando ero nel palazzo percepivo delle sensazioni simili a quelle spirituali». «Se oggi fosse vivo Hitchcock sarebbe riuscito di sicuro a girare il suo film nel palazzo di vetro - ha concluso il regista riferendosi a "Intrigo Internazionale", cult del maestro del brivido che per alcune scene di questo film ricostruì l'atrio dell'Onu in uno studio - Oltre all'Onu, quello che mi ha colpito nello script è stata la storia d'amore tra due persone molto diverse che quasi non si sopportano tra loro e il fatto che una sofisticata donna bianca sia nata in Matobo, un immaginario Stato africano dalla complicata politica interna, per il quale abbiamo ideato una lingua nuova, un misto tra Swalili e Shona, gli idiomi più comuni in Africa».

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