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Al Jazeera prepara l'invasione del mondo con i programmi in lingua inglese

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«Entro la primavera dell'anno prossimo, saremo ovunque con la nuova emittente via satellite e via cavo Al Jazeera International». L'annuncio è stato dato, ieri, al Mipcom, da Lindsey Oliver, londinese, direttrice commerciale del nuovo canale internazionale della notissima e discussa emittente del Qatar. Accanto alla bionda e determinata dirigente, il simpatico e bravissimo giornalista Hassan Ibrahim, volto popolare della tv di Doha, passato alla nuova impresa che sfiderà sul loro terreno i giganti della tv internazionale angloamericana Cnn, Bbc e Fox. Punto di partenza di Al Jazeera world-wide, che trasmetterà (24 ore su 24) interamente in lingua inglese, sarà ancora la fortezza nel deserto del network arabo, alla periferia della piccola capitale del Qatar, che diffonderà news e programmi in Medio Oriente e in Africa. Londra, per le trasmissioni in Europa, Washington, per la diffusione nelle Americhe, e Kuala Lumpur, per la messa in onda verso l'Asia e l'Australia, saranno gli altri terminali da dove partirà il segnale di Al Jazeera International. Ma il nuovo network non sarà la versione tradotta delle trasmissioni della sorella maggiore di lingua araba che con i servizi principali tocca picchi di ascolto di quasi 50 milioni di telespettatori. «Saremo un network autonomo - afferma Lindsey Oliver -, con una linea editoriale indipendente da Al Jazeera. La nostra missione è di portare un punto di vista fresco, differente da quello dei media occidentali, per allargare l'orizzonte e le prospettive dell'informazione globale. Certamente, Al Jazeera avrà la sua identità, allo stesso modo in cui ce l'hanno la Cnn e la Bbc International». Un esempio? «A New Orleans dopo il tragico passaggio del ciclone Katrina saremmo stati i primi a denunciare l'inefficienza e il razzismo governativo. E avremmo chiesto conto dei ritardi degli aiuti», garantisce la Oliver. Darete voce alle comunità musulmane in Occidente e nel resto del mondo? «L'informazione è multiculturale - ricorda Hassan Ibrahim -. Noi non saremo la tv di Bush, ma nemmeno la tv antiBush. In ogni occasione diremo la nostra. E l'essere pagati per dire ciò che si pensa è un gran bel privilegio». Al Jazeera International avrà 230 giornalisti, più collaboratori e informatori sparsi ovunque. Le trasmissioni sperimentali partiranno da Londra e Washington, il budget iniziale sarà di 45 milioni di dollari: in aprile '06, il via alla nuova emittente che punterà a un pubblico potenziale di un miliardo di telespettatori in confidenza con l'inglese, con l'obiettivo di centrarne almeno 10 milioni. Pao. Cal.

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