Placido: «Cinema senza fondi, pagano i giovani»
Tra i sei i registi che hanno partecipato alla prima edizione - tutti premiati con una scultura - la giuria presieduta da Giovanni Malagò, ha assegnato il primo premio al corto «Maruzzella», interpretato da Cristiana Capotondi e Danny Quinn, con le musiche di Manuel De Sica, diretto dallo scenografo di fama internazionale - e premio Oscar per il film «Camera con vista» - Gianni Quaranta, che lo ha tratto da un racconto di Nori Corbucci. Il corto verrà proiettato nel circuito cinematografico di Cinecittà Cinema per la durata di una settimana, in testa al film in programmazione senza alcun costo aggiuntivo sul biglietto di entrata. Oltre all'Assessore alla Cultura e Spettacolo della Regione Lazio, Giulia Rodano, al direttore di Cinecittà Holding Alessandro Usai e al vicepresidente di Medusa Giampaolo Letta, ad applaudire i sei corti c'erano - tra gli altri - Mario Monicelli e Michele Placido (nella foto), il quale ha premiato Gabriele Mainetti, dichiarando che «la situazione della cultura italiana non è drammatica, ma è disperata, è inutile nasconderlo. A soffrire di più di questi tagli sono certamente i giovani, perché noi vecchi, io, Moretti, Benigni e gli altri, abbiamo ormai la nostra carriera alle spalle. Giorni fa, parlavo con alcuni ragazzi diplomati al Centro Sperimentale e mi dicevano che erano da otto anni in attesa di qualcosa; e io ho risposto loro che, con questi tagli, per i giovani cineasti le speranze sono davvero inesistenti. Difficile ipotizzare in questi termini un ricambio generazionale.Ma non si può desistere dalla lotta e noi vecchi registi possiamo solo essere vicini ai nuovi talenti, cercando di aiutarli per quel che potremo. Il fatto di essere venuto qui stasera, a premiare un giovane regista, è un'ulteriore testimonianza della mia sensibilità verso questo problema». Anche Danny Quinn - figlio dell'indimenticabile Anthony - è consapevole della gravità che pesa sulla cultura italiana: «Ma io continuerò a lavorare in Italia - ha detto - perché è un Paese che amo troppo. Ho dovuto rinunciare alla regia del film Due famiglie, che mi aveva proposto un produttore di Taranto, con il quale ho però avuto delle divergenze sulla mia libertà creativa. Ora, inizierò il mio primo vero film da regista, tratto da un mio soggetto, s'intitola "Nightfalls", una storia sulle paure che ci affliggono oggi. Mi piacerebbe dirigere Asia Argento».