Così il maresciallo Rocca è stato «fermato» dalla Polizia

Intanto «Striscia la notizia» grazie all'incursione su «L'isola dei famosi» per consegnare il tapiro ad Albano, ha potuto effettuare di nuovo il sorpasso su «Affari tuoi». Lunedì sera, infatti, il Tg satirico di Canale 5 ha conquistato 9.022.000 spettatori contro gli 8.408.00 di «Affari tuoi». Segno evidente che il reality show di Raidue quest'anno interessa in maniera particolare il pubblico ed appare una sorta di "re Mida" degli ascolti. Molte altre trasmissioni, tra cui «L'Italia sul Due», dando ampio spazio alle avventure dei naufraghi, riescono a far balzare in alto le proprie quotazioni. Ma l'evento più significativo della serata di lunedì sera riguarda la fiction «Il maresciallo Rocca»: il carabiniere più amato dai telespettatori, considerato uno dei gioielli della famiglia Rai, dopo una gloriosissima carriera sul piccolo schermo, è stato "arrestato", lunedì sera, dai concorrenti poliziotti di «Distretto di polizia». Il responso dell'Auditel ha infatti assegnato al personaggio di Gigi Proietti 7.067.000 spettatori con il 25,17% di share, mentre il serial di Canale 5 ha ottenuto 7.776.000 spettatori con il 26,09% nel primo episodio e 7.205.000 che hanno seguito il secondo episodio con uno share del 28,67%. L'aver voluto contrastare «Distretto di polizia» su Canale 5 con un prodotto di grande prestigio come «Il maresciallo Rocca» appare, da parte della Rai, quasi una scelta suicida. Il serial interpretato da Claudia Pandolfi e Giorgio Tirabassi, infatti, era partito da un'audience che non arrivava ai sei milioni di spettatori, ma nel giro di un mese era riuscito a risalire la china degli ascolti, grazie anche ad una controprogrammazione debole da parte della Rai. Ma opporre a «Distretto» nel momento di massimo ascolto, e per una sola serata, una puntata de «Il maresciallo Rocca» sembra una scelta inspiegabile. Impossibile, infatti, ipotizzare che mamma Rai abbia deciso di far crollare le quotazioni del serial. Ma strano anche che stia portando avanti, in maniera così penalizzante, la guerra di fiction. Mar. Cat.