Benigni in sordina «Comunque ho fatto meglio di Prodi»
L'attore e regista premio Oscar non perde l'occasione per scherzarci sopra mettendoci un pizzico di politica: «Un trionfo. Il vero vincitore sono io. Prodi ha fatto tre milioni alle urne, io quattro milioni al cinema. Lui il 70% di preferenze ai seggi, io l'80% di preferenze al cinema. Domenica prossima - continua l'attore - ci sarà il ballottaggio. Prodi andrà a rivedere "La tigre e la neve", io a rivotare. Un bel risultato per davvero. Questo film durerà nel tempo, almeno fino alle politiche di giugno. Un grazie agli spettatori». Il film del regista e attore toscano ha incassato nelle 754 sale monitorate da Cinetel 3.099.000 euro con una media per schermo di 4.110 euro. Al secondo posto c'è «The exorcism of Emily Rose», che era primo la settimana scorsa, e al terzo resiste «Quel mostro di suocera». Giancarlo Leone, amministratore delegato di Raicinema che distribuisce attraverso 01 «La tigre e la neve», si dichiara «molto contento» degli incassi del nuovo film di Benigni, soprattutto se si considerano le «anomalie» del week end appena conclusosi. Prima anomalia: lo sciopero dello spettacolo che venerdì ha coinvolto la maggior parte delle sale ed ha «ingenerato confusione anche nei giorni successivi». A causa dello sciopero, «cui peraltro - dice Leone - abbiamo dato la nostra adesione», è risultato penalizzato non solo l'incasso complessivo del film nel week end, ma anche la media per schermo, calcolata dividendo l' incasso complessivo di venerdì/sabato/domenica per 755 schermi, anche se venerdì il film è stato proiettato in pochissime sale e solo negli spettacoli serali. Seconda anomalia: il clima quasi estivo che ha spinto la gente a disertare il cinema, tanto è vero che il box office complessivo è diminuito del 18% rispetto a quello del precedente e gli incassi dei film che occupano i primi posti della classifica Cinetel sono crollati di oltre il 50%.