A UN RELIGIOSO MARCHIGIANO
Dalì esorcizzato regalò un crocefisso
Lo ha rivelato il critico d'arte Armando Ginesi, che ha esaminato la scultura (grande 60 cm X 30) e ne ha mostrato le diapositive a due studiosi spagnoli esperti di Dalì, concludendo che esistono «sufficienti motivazioni stilistiche» per affermare che sia opera del grande artista catalano. Se venisse confermata, l'attribuzione aggiungerebbe un'altra tessera al mosaico dell'esistenza turbinosa del principale interprete del movimento surrealista. La croce è stata ritrovata incartata nel ripostiglio di un'abitazione di Roma, fra gli oggetti di padre Berardi, nato a Carpegna (Pesaro Urbino). Negli anni Quaranta, Berardi fu sospeso a divinis ed emigrò in Francia, sembra su consiglio dei superiori, perchè non aveva potuto onorare alcuni impegni finanziari legati alla sua missione caritatevole. Oltralpe il religioso continuò anche a prestare la sua opera di esorcista (nonostante la riduzione allo stato laicale). E in quel contesto, nel 1947 conobbe Dalì. Stando a testimonianze di persone che furono vicine a Berardi, lui stesso raccontò di aver esorcizzato l'artista...