«L'autonomia non può essere anarchia»
Un minimo di informazione per la direzione di rete, che è in fin dei conti il committente dello show, ci deve essere. Giocare con l'uovo di Pasqua a sorpresa non può mettere l'azienda a rischio». Così la pensa di Pippo Baudo sulla questione della totale autonomia editoriale di Celentano. Pieno appoggio a Del Noce, da parte del senatore Michele Bonatesta, componente della direzione nazionale di An e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai: «Condividiamo e sosteniamo la forte presa di posizione del direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, sul programma di Celentano: riconoscere ad un artista, quale indubbiamente è il Molleggiato, libertà ed autonomia editoriale è giusto, ma con dei paletti. Una cosa è la libertà e l'autonomia, un'altra, ben diversa è l'anarchia». Sulla stessa linea Giovanna Bianchi Clerici, consigliere Rai in quota Lega. È stata «una scelta non particolarmente felice quella di dare totale autonomia a Celentano esautorando di fatto il direttore di rete», dice. Mentre secondo Nino Rizzo Nervo, consigliere Rai in quota Margherita, non si può scoprire che Celentano chiede carta bianca «solo alla vigilia della prima puntata». Benchè l' annuncio della possibile autosospensione di Fabrizio Del Noce sia «di quelli dolorosi», commentano con ironia Gloria Buffo e Giuseppe Giulietti, componenti Ds in Commissione Vigilanza, gli italiani sapranno «superare questo difficile momento e sceglieranno liberamente di guardare o meno il programma di Celentano».