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«Con Mister Archimede tornerò su Raiuno

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Poi sarò protagonista di una nuova miniserie»

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Un impegno che Fabrizio Frizzi assolve cercando di personalizzare, secondo le sue corde, la conduzione del contenitore mattutino che inizia alle 10 e si conclude a mezzogiorno, con risultati di ascolto considerati finora molto gratificanti. Accanto a lui come partner femminile c'è Elsa Digati. Ma Frizzi che quest'anno festeggia i 25 anni della sua carriera professionale ha in cantiere anche una serie di altri progetti con Raiuno. Progetti che anticipa e che vanno anche al di là della conduzione e lo coinvolgono in altri ruoli spettacolari sia sui palcoscenici teatrali sia sui set della fiction. «Cominciamo bene» rappresenta il suo approdo su una rete, la terza, in cui l'intrattenimento non è così nazional-popolare come su Raiuno. Come mai una tale scelta? «L'offerta venutami dalla direzione di rete rappresenta per me un impegno continuativo in un settore, quello mattutino, che avevo sperimentato anni fa con «I fatti vostri», e che adesso cerco di rendere aderente al mio modo di intrattenere il pubblico. Ho trovato in Raitre un gruppo di lavoro estremamente motivato che certamente continuerà a portare risultati positivi fino alla naturale scadenza del programma previsto per fine maggio». Ma lei non ha in progetto la riproposizione di «Mister Archimede» nella primavera 2006 su Raiuno? «La puntata pilota del programma andata in onda lo scorso 9 settembre ha raggiunto un positivo gradimento con uno share superiore al 25%. Esiste l'eventualità che possa diventare un appuntamento seriale ma finora non c'è ancora nulla di concreto. In caso di decisione positiva da parte della rete qualche settimana prima dovrei lasciare «Cominciamo bene». I due impegni infatti per la complessità che richiedono, sono incompatibili». Come sono adesso i suoi rapporti con Raiuno? «Ottimi già da tempo. Ogni incomprensione è stata ampiamente superata come accade d'altronde in tutte le famiglie anche se io non ho mai avuto contratti in esclusiva con una delle reti Rai». C'è qualcosa che non rifarebbe o qualcosa di cui è pentito? «Non parlerei di pentimento. Ma avrei volentieri evitato la conduzione del programma "Come sorelle" su Canale 5 solo perché non si è rivelato in sintonia con il mio modo di fare intrattenimento. Ed oggi non mi lancerei più in una operazione affrettata quale è stato il programma "Assolutamente", andato in onda ad aprile su Raiuno. Ho avuto solo nove giorni per prepararlo. Ed è stata un'esperienza simile a quella fatta da Pippo Baudo con "Sabato italiano". Ambedue abbiamo pagato lo scotto dei prodotti preparati in troppo poco tempo». Quali sono i suoi progetti oltre la conduzione? «Sto scrivendo per me stesso un "One man show" per il palcoscenico teatrale di cui io sarò protagonista. Si tratta di un lavoro originale nel quale desidero mettermi alla prova in ruoli a tutto campo che potrebbero anche vedermi come cantante e non solo di musica leggera». Lei è stato anche attore nella fiction «Non lasciamoci più». Dobbiamo ritenerla un'esperienza unica ed abbandonata? «Innanzitutto spero che questa fiction possa avere un seguito. Infatti la serie interpretata da me insieme con la Caprioglio quattro anni fa ha avuto un grande successo di pubblico. Ma esiste anche un altro progetto. Insieme con il regista Vittorio Sindoni, per una miniserie che dovrebbe avere proprio me come protagonista». Venticinque anni di carriera. Ha deciso cosa farà da grande? «Esattamente quello che sto facendo adesso. Sono innamorato del mio lavoro e desidero comunicare al pubblico attraverso i miei spettacoli quell'eleganza di cui oggi si sente in televisione particolarmente il bisogno».

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