Ne «L'indiano» Celentano canta come Paolo Conte

Il brano si intitola «L'indiano» e uscirà oggi insieme a una nuova versione del suo ultimo disco, «C'è sempre un motivo», ripubblicato anche in formato Dual Disc, il nuovo standard tecnologico che somma sullo stesso supporto un lato cd audio e un altro dvd. La canzone porta inconfondibile il marchio di Paolo Conte. L'andamento musicale è fondato su una frase orchestrale che ricorda un po' il Duke Ellington del periodo jungle del «Cotton Club» e che si inserisce in un arrangiamento, scritto da Celentano, con una chitarra elettrica che scandisce accordi pieni di blues. Il testo è un poetico omaggio alla libertà di pensiero e di parola con luminose intuizioni tipo «mi sento intorno un paradiso che mi guarda tra le foglie di un giardino di bisbigli antichi». Adriano Celentano lo canta con uno stile molto "alla Paolo Conte", del quale riproduce gli accenti e il gusto per le armoniche più basse. E se ci fosse ancora qualche dubbio sulla paternità del brano, c'è il timbro inconfondibile del kazoo, suonato in veste di ospite da Conte come da anni fa anche durante i concerti.