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IL NUOVO CD «FIDATE CORRENTI»

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Il Segreto di Ivan? La voglia di «Volare lontano»«Il primo brano è dedicato alla donna che mi ha fatto un regalo: imparare il lato carnale e sentimentale dell'amore»

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Nostalgico e sentimentale, due tra gli aggettivi che, scelti tra gli altri, potrebbero descrivere l'album. La tournée? Di suonare dal vivo se ne riparla a metà novembre, ovvero a presentazione del cd conclusa. «Porta vagnu» è una delle porte d'accesso al suo paese, Sciacca, del profondo sud: quel sud fonte di ispirazione per lui e per i suoi conterranei, uno per tutti Franco Battiato, con cui ha suonato. «Porta Vagnu» ha segnato l'esordio di Segreto: un album-biglietto da visita per il meraviglioso mondo del palcoscenico. "Vola lontano", primo brano del disco è una canzone d'amore dedicata a...? «A una persona, una ragazza molto importante, una "lei" precisa. Un brano molto easy dal punto di vista dell'ascolto. È allo stesso tempo un regalo e un bel regalo di libertà: un qualcosa che ti fa apprezzare il lato sentimentale ma anche quello carnale dell'amore. È un processo, allo stesso tempo, e il modo migliore per abbandonarsi». Un esempio? «L'esempio migliore? La conoscenza con il bassista che ha suonato con me per il disco e che mi ha dato nuove spinte, e mi ha insegnato a dare nuove voci. Non è una visione cinica della realtà ma... l'incontro con gli altri mi arricchisce». A quale pubblico si rivolge il disco? «Ci sono brani e brani al suo interno. Ci sono brani che possono essere definiti fruibili. Ce ne sono altri che richiedono a chi li ascolta una maggiore attenzione». Eppure ci sono influenze jazz quasi indirizzate a un pubblico d'élite... «Non credo che il jazz sia indirizzato a un pubblico d'élite. Anzi, credo che il jazz sia dedicato a un pubblico popolare, almeno agli esordi. La frattura, semmai, credo ci sia stata con Charlie Parker... Solo con il tempo è diventato un genere d'elite». Sogna un duetto con...? «Non ho particolari preferenze. Seguo la filosofia delle fidate correnti. Credo che, tra le persone, esistano delle alchimie. Magari qualcuna di queste alchimie mi porterà a incontrare altri musicisti, con i quali in futuro duetterò». Quali le parole d'ordine della filosofia delle "fidate correnti"? «Non vorrei sentirmi dire di essere un filosofo... le parole d'ordine... L'abbandono e l'umiltà. Cerco un "centro di gravità" - come dice Franco (Battiato, ndr) un punto di incontro tra me e le altre persone. L'importante è non cercare di porre il tuo punto di vista come l'unico possibile ma, anzi, cercare un punto di incontro con l'altro. Per trovare un confronto con l'altro e per scambiare, con l'altro sia i pregi che i difetti. Non dire mai "io io io" ma "noi noi noi"».

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