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Thomas e Heinrich Mann, due fari nelle tenebre del Novecento

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Così l'onorevole Vincenzo Vita, assessore alle politiche culturali, ha definito l'iniziativa che vede protagonisti Thomas Mann (1875-1955), cui ricorre il cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, e suo fratello Heinrich Mann (1971-1950). «Il Convegno a loro dedicato vuole essere una preziosa occasione», come ha sostenuto Paolo Chiarini, direttore dell'Istituto Italiano di Studi Germanici, «che vuole approfondire e interpretare l'importanza che Thomas Mann ha avuto nel romanzo moderno, per metterne in luce la sua attualità. La decisione di affiancare Heinrich Mann a Thomas è nata dal fatto che il primo a causa del fratello, è rimasto spesso emarginato». Infatti Heinrich resta l'autore di opere indimenticabili come «Il professor Unrat», da cui fu tratto il celebre film «L'angelo azzurro» che permise a Marlene Dietrich di entrare nell'Olimpo delle star, e «Il Suddito», ambientato in Italia. Per quanto riguarda invece la produzione letteraria di Thomas, lo stesso Paolo Chiarini ha sottolineato il pregio di «tre monumenti della cultura novecentesca», ovvero «I Buddenbrook», «La Montagna incantata» e il «Doktor Faustus». Ma la personalità dei due fratelli non rivela soltanto un valore filologico, ma anche storico. La fuga di Einrich e Thomas in Cecoslovacchia, durante il regime nazista che li privò della cittadinanza (i due fratelli erano nati a Lubecca), confiscandone i beni, la loro passione per l'Italia e il lungo soggiorno di Thomas negli Stati Uniti, avranno un significato profondo nella loro formazione e professione. La città di Palestrina ha dedicato loro una strada e una piazza in ricordo delle loro permanenze estive quando ipotizzavano la possibilità di realizzare a quattro mani alcune opere tra cui «I Buddenbrook». Lo stesso Sindaco e assessore alla cultura di Palestrina, Rodolfo Lena, ha definito il convegno internazionale dedicato ai fratelli Mann, «un'occasione preziosa per conoscere il patrimonio culturale poco conosciuto di Palestrina». Dal 12 al 14 ottobre infatti, a Roma presso l'Istituto Italiano di Studi Germanici di via Calandrelli 25, e il 15 a Palestrina presso il Museo Archeologico Nazionale di Piazza della Cortina 1, si svolgeranno i «lavori» che vedranno autorevoli specialisti come Eckhard Heftrich, Elisabeth Galvan, Marco Rispoli, Helmut Koopmann, Giovanni Chiarini, Michael Maar, Hans Wisskirchen. È prevista inoltre una «ghiottoneria» il 12 ottobre alle ore 19.30, l'inaugurazione della mostra Heinrich e Thomas Mann in Italia (aperta al pubblico sino al 29 gennaio 2006), presso la Casa di Goethe di via del Corso 18, curata dalla sua direttrice Ursula Bongaerts, in collaborazione con il Buddenbrookhaus Lübeck.

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