Astrattismo e surrealismo Dorazio e Matta a confronto
L'idea è di Gabriele Simongini e Piero Zannori, rispettivamente curatore ed organizzatore della mostra «Dorazio-Matta» che si aprirà oggi nel Palazzo Vecchio di San Gemini, a pochi chilometri da Canonica di Todi dove lo stesso Dorazio ha vissuto fin dal 1974. L'evento espositivo, in programma fino al 9 ottobre, è promosso dall'Ente Giostra dell'Arme di San Gemini in collaborazione con la Casa d'Arte «Ulisse» di Roma ed è sostenuto dalla Regione Umbria. Matta e Dorazio sono artisti piuttosto diversi l'uno dall'altro: il primo, cileno di nascita ma cosmopolita per vocazione, ha creato un esplosivo automatismo psichico che ha influenzato i surrealisti e gli espressionisti astratti americani; il secondo ha invece dato vita ad un rigoroso e poetico astrattismo che ha trasformato l'eredità futurista in una pittura capace di fare da ponte fra le esperienze europee e quelle americane. Come scrive Simongini in catalogo, «entrambi sono però artisti "atomistici", per così dire, cioè capaci di occupare tutta la superficie del quadro dando vita ad uno spazio multidimensionale, che prende forma atomo su atomo, continuando poi a vibrare incessantemente. Ad entrambi interessa infatti captare lo spazio della coscienza umana». Complessivamente saranno esposti 24 fra quadri, stampe e lavori su carta. Il percorso di Dorazio sarà sinteticamente tracciato dal 1961 al 2005 mentre di Matta saranno presentate opere che vanno dal 1970 al 2000.