«Lo giuro, il mio commissario non muore né va in pensione»

Come finirà, insomma, la saga del poliziotto che ha reso famoso lo scrittore in tutto il mondo e che ha fatto vendere milioni di copie dei libri che ne raccontano le avventure? «Lo scoprirete presto», sottolinea lo scrittore lasciando aperto il mistero e gli interrogativi su uno dei personaggi più noti dell'universo giallistico televisivo. Poi continua: «Qualcosa succederà, dopo che saranno andati in onda nel 2006, le ultime due fiction ispirate ad altrettanti miei romanzi che hanno per titolo "La pazienza del ragno" ed "Il gioco delle tre carte". Ma di più non posso aggiungere». Intanto Camilleri, che ha sempre preso parte come sceneggiatore alla trasposizione televisiva dei suoi romanzi, così commenta l'omaggio che i nuovi vertici di Viale Mazzini, a cominciare dal presidente Claudio Petruccioli e dal direttore generale Alfredo Meocci, hanno voluto fargli: «Ho vissuto davvero una giornata unica, la mia presenza ha smentito i molti vaticini secondo i quali non avrei mai più messo i piedi in Rai. Un'azienda alla quale sono molto legato e dove sono entrato nel 1954. Ma allora fui giudicato troppo comunista. Dopo tre anni riuscii a mettere a segno un colpo grosso: occuparmi delle commedie di Eduardo De Filippo. Fu l'occasione che mi consentì di stringere, con il grande drammaturgo e scrittore napoletano, un'amicizia continuata e consolidata nel tempo». «Successivamente - ricorda ancora Camilleri - e siamo negli anni sessanta, ho curato le serie televisive del "Tenente Sheridan" con Ubaldo Lay e "Le inchieste del commissario Maigret" con Gino Cervi. Ma davvero non mi aspettavo che il mio commissario Montalbano potesse conquistare una platea di spettatori che ha oltrepassato oramai i confini nazionali». Infatti la serie che comprende tutte le puntate finora girate dal 1999 ad oggi, è stata venduta in trenta paesi stranieri ed è stata trasmessa su altrettanto televisioni, sempre con lo stesso gradimento di pubblico. «In Italia, intanto, Montalbano, anche alla quinta replica, conquista costantemente il 30% di share. E piace perché ha messo in evidenza i valori veri di un'Italia trascurata», dicono i responsabili di Raifiction che sperano in un ripensamento all'ultimo momento dell'interprete, Luca Zingaretti sulla scorta dell'atteso grande successo di pubblico che gratificherà le due puntate di prossima programmazione. Per l'ottantesimo genetliaco di Andrea Camilleri, Viale Mazzini ha regalato allo scrittore un antico calamaio di bronzo e gli ha offerto una mega cassata siciliana tagliata personalmente dallo scrittore. Il padre di Montalbano, descritto ieri dai vertici Rai «come un esempio di intelligenza che non ha avuto paura della Tv», non si è sottratto neppure a domande scomode. Richiesto di esprimere la sua opinione sulla guerra, in particolare sul conflitto in Iraq, ha così risposto: «Penso che una guerra contro popolazioni inermi sia un atto di terrorismo. Lo avevo già detto ai tempi dell'Afganistan ma le mie parole non destarono lo scalpore che le accompagna, invece, oggi. Non ci sono morti di seria A con l'aureola di eroi e morti di serie B». Mar. Cat.