di TULLIO GIANNOTTI ALAIN Delon sta male, soffre nel cuore e nell'animo: ha annullato la tournée teatrale ...
Ma ora non nasconde di essere solo e depresso, tanto da pensare spesso al suicidio. Insomma, spiega a "Paris-Match": «soffro con la parte del mio essere che è sempre stata la più sensibile, il cuore». I francesi sono in apprensione per uno dei loro attori simbolo della seconda parte del Novecento, un «mostro sacro» che ha dato vita a personaggi di Visconti e Losey, recitando al fianco di Jean Gabin e Burt Lancaster. Alla soglia dei 70 anni, Delon non si è ripreso dalla fine del matrimonio con Rosalie, la giovane e bella moglie che tre anni fa se n'è andata con un industriale portandosi via i figli Alain-Fabien e Anouchka. Vive solo, nella sua sontuosa e sconfinata casa svizzera, con gli unici esseri che lo consolano, i fedeli cani dai quali non si separa. È stato proprio il funerale del cagnolino più amato, Poeky, che di recente ha radunato per la prima volta la famiglia. E forse proprio questo evento ha ravvivato in Delon il suo senso di fallimento e di solitudine: «Non voglio piagnucolare sulle mie tristezze - dichiara alla rivista francese - è noto che ho vissuto male questi ultimi tre anni. Ho una passione per i miei due figli, li ho attesi per troppo tempo, li ho avuti tardissimo; questa separazione mi ha distrutto e il fatto di averli un fine settimana su due mi uccide. Ecco, a 70 anni sono a questo punto! E allora, quello che è certo è che non lascerò che sia Dio a scegliere il giorno della mia morte». Un Delon crudo come mai prima, che pensa «spessissimo» a togliersi la vita: «vivo davanti ai miei occhi la scena di quel momento... il difficile non è farlo. È riflettere per non passare all'azione. Farlo è un gioco da ragazzi». Delon (che i telespettatori italiani vedranno su Retequattro dal 23 settembre, in prima serata e in prima visione tv, con "Frank Riva", miniserie in sei puntate sulle vicende di un ex poliziotto che torna alle investigazioni) compirà 70 anni l'8 novembre prossimo. Una settimana fa è stato costretto a rinunciare alla tournée che aspettava con ansia di iniziare, quella che lo avrebbe visto protagonista della piece "Le montagne russe". E che, come gli anni scorsi, lo avrebbe riempito di soddisfazione professionale solleticandone l'orgoglio di uomo ancora molto ambito dalle donne. Ora, dopo pochi giorni, tutto sembra lontano e difficile da riconquistare: «soffro con la parte del mio essere che è sempre stata la più sensibile - spiega Delon - il cuore. E sono fiero di condividere i miei problemi vascolari con il primo dei francesi!». Nel suo malessere non c'è soltanto la famiglia svanita, ma «un insieme di cose», «una certa stanchezza, il tempo che passa, gli amici scomparsi, l'età che incalza, la famiglia polverizzata». Insomma, nemmeno il suo fascino sempre ben vivo è riuscito ad attutire il peso che ha sul cuore. Anche perchè nessuna donna incontrata di recente gli ha fatto scattare mai quel «qualcosa» dentro. In ogni caso, a colei che potrebbe tentare di restituirgli la forza per andare avanti, Alain Delon invia un messaggio breve e drammatico dalle colonne di "Paris-Match": «che si sbrighi...».