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Anche Bob Geldof al «Live 8» di Baglioni

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«O'Scià è nato - spiega Baglioni- per cercare di sensibilizzare tutta la nostra patria contro il fenomeno dell'immigrazione clandestina che vive l'isola di Lampedusa e sulla necessità di non abituarsi a convivere con l'emergenza. Occorre al contrario lavorare insieme per costruire una prospettiva nella quale - accanto al diritto ed alla speranza di futuro di chi cerca in Italia quanto gli è negato altrove - possano trovare spazio la tutela, il diritto e la speranza di futuro della gente di Lampedusa e delle Pelagie, anche attraverso il riconoscimento e la valorizzazione del patrimonio naturale di una delle aree di maggior fascino del Mediterraneo». Sono molti gli artisti che hanno deciso di incontrarsi e unire le loro voci perché O'Scià non chiede denaro e gli artisti come Biagio Antonacci, Gigi D'alessio, Tiromancino, Povia, Antonello Venditti, Luca Bararossa, Marina Rei, Gianluca Grignani e Marco Masini vengono qui come uomini e non come divi. «La musica - continua Baglioni - non ha la pretesa di possedere, né di offrire risposte, ma il suo linguaggio universale costituisce il veicolo ideale per portare, con leggerezza, immediatezza e profondità, un tema così delicato e complesso. Chi ha il privilegio di avere una carriera di lungo corso può e forse deve concedersi il lusso di essere attivo anche in settori diversi dal proprio lavoro. È una riflessione che sono stato spinto a fare dopo un incontro con Peter Gabriel. E poi respingo l'idea che l'artista debba necessariamente coincidere con l'uomo. Negli anni '70 ho sofferto molto perchè era obbligatorio identificare l'impegno delle canzoni con l'impegno dell'uomo. Non è così: il cantante, l'artista, può essere un visionario e non per questo essere meno incisivo nella vita degli altri. Chi l'ha detto che se uno canta una straordinaria canzone d'amore non aiuta a riflettere sull immigrazione clandestina?».

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