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Vespa attacca col carovita Mentana si difende con la cronaca nera

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IERI PRIMO DUELLO IN DIRETTA

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«Porta a Porta» incentrato sul carovita, ma con la politica pronta a fare capolino. È iniziata così la sfida, tutta in diretta tv, tra Enrico Mentana e Bruno Vespa. Ad accomunare i due approfondimenti di Canale 5 e Raiuno - oltre alle poltroncine bianche in studio, su cui ha già ironizzato Vespa - la grafica della «copertina», con un punto interrogativo: «colpevole o innocente?», accanto al primo piano di Gatti, per «Matrix»; «Quanto costa campare?», per «Porta a Porta». Parte prima Mentana: «Domani - spiega l'ex direttore del Tg5 in apertura - il Tribunale della Libertà di Brescia decide se liberare o meno Guglielmo Gatti, da 26 giorni in carcere. Colpevole o innocente? Ce lo chiederemo nel corso della puntata». «Il caso è difficile - mette le mani avanti - e non è una trasmissione televisiva che può sostituirsi al giudice naturale. Eppure c'è stato un momento in cui Gatti non era il sospettato numero uno, ma il parente più prossimo e come tale nei primi giorni dopo il delitto parlò anche con i tg». Di qui le testimonianze dell'uomo, poi una lunga ricostruzione dell'ultima giornata dei Donegani e del loro assassinio e le testimonianze degli ospiti in studio: il medico legale Cristina Cattaneo, il giornalista Piero Colaprico, il direttore del Giornale Maurizio Belpietro, l'avvocato Giulia Bongiorno. Al caso è dedicata anche la «candid camera» della puntata: davanti alla telecamera nascosta parlano una conoscente, convinta della colpevolezza di Gatti, e un suo ex compagno di scuola, che ne chiede la scarcerazione. Poi arriva anche Giorgio Faletti, a dire la sua da giallista. Pochi minuti dopo l'avvio di «Matrix» riapre il suo salotto anche Vespa: «Buonasera al pubblico di Porta a Porta che ci segue fedele da dieci anni», dice e introduce la sua prima ospite: Maria Grazia, da Velletri che, al centro dello studio accanto a un distributore di benzina spiega come spenda «quasi 15 euro di benzina al giorno per raggiungere Roma». Sulle poltroncine si accomodano poi Iva Zanicchi, Antonio Lubrano e Flavia Vento, che hanno fatto la spesa al Nord, al Centro e al Sud. Poi il ministro delle Politiche agricole, Alemanno, e il presidente della Margherita, Rutelli, poi ancora il presidente della Confcommercio, Billè. Tutti introdotti da squillo di campanello e dal maggiordomo, riti ai quali Vespa non rinuncia, così come alle tabelle da illustrare munito di bacchetta. Il conduttore approfitta degli ospiti per chiedere quali risposte darà la Finanziaria all'aumento dei prezzi e alla perdita del potere d'acquisto delle famiglie. Ma soprattutto cede al «bello della diretta» quando sollecita Alemanno e Rutelli a un commento sulla disputa tra Prodi e Casini sull'elezione del nuovo Capo dello Stato. Mentre Vespa indulge alla politica, «Matrix» insiste sulla cronaca nera, aprendo un'altra pagina sul caso di Chiara Bariffi, la ragazza di Lecco scomparsa nel 2002, il cui corpo sarebbe stato individuato in un'auto nel lago di Como, su indicazione di una sensitiva. Ora il responso su chi ha fatto meglio, tra Vespa e Mentana, va ad Auditel.

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