Berlusconi jr. ai suoi: «Datevi una calmata»
All'indomani delle proteste, prima di Enrico Mentana (contro «paperissima sprint) e successivamente del Tg5 (contro «Buona domenica» di Costanzo e, in particolare, di «Serie A» con Bonolis) per lo sforamento dei precedenti programmi della principale rete Mediaset, scende in campo Piersilvio Berlusconi. «Promossi Costanzo e Bonolis» afferma il vice presidente Mediaset, che ne approfitta anche per bacchettare la protesta in diretta di Cesara Buonamici del Tg5 contro Bonolis ed invita tutti a darsi una bella calmata. «In particolare», dice Berlusconi junior, "Serie A", secondo le rilevazioni dell'Auditel, si è concluso alle 19.56, con due minuti di anticipo sulla messa in onda del Tg5. Il pochissimo ritardo accumulato, solo 54 secondi, è dovuto, quindi non a sforamenti, ma ad inconvenienti tecnici relativi alla messa in onda della fascia successiva di programmi». A Berlusconi junior fa eco Costanzo soddisfatto dei suoi 2.721.000 spettatori con il 21,4% di share. Un risultato superiore a quello di Simona Ventura. «Quelli che il calcio», infatti, si attesta su 2.503.000 affezionatissimi con il 18,61% di share. «Modificheremo in meglio di volta in volta "Buona domenica" nel rispetto per il calcio con il cui abbinamento i risultati sono stati superiori alle aspettative della vigilia», puntualizza Costanzo. Dopo la soddisfazione per l'audience di Bonolis e di Costanzo, il giovane Berlusconi aggiunge e conclude: «Quanto alle sterili polemiche sui ritardi e errori tecnici che accadono eccezionalmente, e perciò fanno notizia, è nostro dovere evitare anche queste eccezioni. Nel frattempo invito tutti a darsi una bella calmata». Le parole di Berlusconi stemperano un'atmosfera che stava diventando incandescente all'interno di Canale 5 perché, secondo voci accreditate all'interno dell'azienda, si riteneva che a determinati personaggi ritenuti intoccabili, come Antonio Ricci e Paolo Bonolis, sarebbe consentito di manipolare la durata delle proprie trasmissioni al fine di poter superare la concorrenza. Insomma, ci si chiedeva e ci si chiede ancora: chi comanda a Canale 5 e chi decide se una trasmissione può sforare? E con quale criterio viene gestito il possibile ritardo sulla tabella di marcia? Più precisamente esiste un potere centrale all'interno della rete che dirama le direttive e ne impone l'osservanza, oppure una serie di signori, portatori d'audience, ritiene di poter gestire in maniera personale le proprie trasmissioni? «Ogni direzione di rete comunica ai responsabili dei palinsesti la successione, scandita dalla più rigorosa osservanza dei limiti di tempo, delle varie trasmissioni», affermano a Mediaset. «Ma noi siamo un'azienda televisiva in cui la maggior parte dei programmi va in onda in diretta. E come accade in qualsiasi Tv alcuni inconvenienti possono sempre insorgere. Ma non esiste alcuna dietrologia». Le proteste di Mentana e di Cesara Buonamici del Tg5? In sintonia con le parole del vice presidente Mediaset, vengono sdrammatizzate, considerate come rari casi in una organizzazione televisiva che, però alla fine, viene assicurato, non contemplerà più ritardi o sforamenti. «Certo - si sbilancia qualcuno all'interno dell'azienda, - staremo adesso molto più attenti e se talvolta dovesse accadere, sfumeremo la sigla o adotteremo altri provvedimenti che non intacchino le linee del programma ed i blocchi pubblicitari. Perché noi siamo una Tv commerciale ed abbiamo le nostre esigenze». Ma nei casi di Mentana e del Tg5 esisteva una circolare della direzione di Canale 5 che stabiliva gli orari di chiusura rispettivamente di «Paperissima sprint» e di «Serie A» di Paolo Bonolis? «Non c'è bisogno di emettere alcuna circolare - puntualizza Lamberto Sposini, vice direttore del Tg5 - Tutti i professionisti della Tv, devono sapere come regolarsi per dare la linea al programma successivo».