Bisset: «I vostri attori migliori sono solo nel passato»

Lo si percepisce ma a volte non si capisce perché c'è e da dove arriva. È qualcosa di coinvolgente, diverso dalla bellezza». Lei pensa di essere più bella o più affascinante? «Che gentilezza, come tutti gli italiani lei è gentilissimo. Penso di avere qualche chances in più. È un regalo della vita». Le piace il cinema? «L'ho scelto come professione. È un lavoro ed una mia passione. Mi ha regalato tanto e mi continua a regalare tantissimo». «L'educazione fisica delle fanciulle» da lei interpretato che tipo di film è? «Un film crudele. Interpreto un personaggio cattivo. Sono la direttrice severa, perversa, aggressiva di una scuola in Inghilterra agli inizi del XX secolo. Un film che parla di come il mondo tratta l'innocenza. Cioè... lo sfruttamento di uomini nei confronti delle donne, ma anche tante donne che nella storia hanno sfruttato altre donne. Volevo lavorare con John Irvin. Ma il mio ruolo a un certo momento mi è sembrato limitato. Abbiamo aggiunto nuove scene». Conosce il cinema italiano? «Certamente. Forse per me è stato il cinema migliore. L'ho incontrato prima di diventare attrice. Non posso dimenticare Monica Vitti, Giulietta Masina ne «La strada», Mastroianni, Visconti, Antonioni. Forse il cinema del passato, di un'Italia del passato. Non ho ancora conosciuto tanti altri attori e registi del cinema italiano presente. È una lacuna. I migliori appartengono al passato». L'Italia è nel suo cuore o nella sua testa? «L'Italia è sia nel mio cuore che nella mia testa. Ci ritorno di tanto in tanto e provo sempre nuove e ottime emozioni». Con quale regista italiano ricorda di aver meglio lavorato? «Ricordo Comencini, Armenia Balducci. Persone dotate di grande creatività».