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Monica Bellucci: «La bellezza non è questione di peso»

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LA «STREGA» DI GILLIAM

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Per il povero cronista ingolfato da arrivi e partenze ci sarebbe da esultare, ma per contratto con la Miramax l'attrice non parla di nulla, o quasi, fino a domani, giorno in cui passerà alla Mostra «I fratelli Grimm», il film di Terry Gilliam di cui è la protagonista femminile nel ruolo, vai a pensare, di una strega («Perché imbruttire le belle? C'ero io pronta, ha detto Luciana Littizzetto, ma non m'hanno chiamata!»). E così, Monica Bellucci sbarca alla Mostra, in compagnia dell'amica del cuore Ilaria d'Amico, come un oggetto del desiderio ancor più irraggiungibile del solito. Il motivo dell'arrivo anticipato è la presentazione del palinsesto di Sky Cinema, che le dedica un omaggio cui lei è grata perché «Sky trasmette i film senza interruzioni pubblicitarie e, spesso, anche in lingua originale». Dopodiché, stop. Muta, anche perché scatta il pranzo a base di merluzzo, pasticcio di spinaci, patate, un po' di pasta, macedonia e caffè. E così, da Monica non sapremo nient'altro fino a domani. Neppure come sta sua figlia, la piccola Deva. Al massimo, dopo mangiato, le sfugge che «la bellezza non dipende da qualche chilo in più o in meno, ma dalla personalità e dal look. Charlotte Rampling (secca come un chiodo) e Sophia Loren (simbolo italico delle "forme a clessidra") sono due donne agli antipodi eppure sono entrambe meravigliose, no?». Okay, d'accordo. Ma anche lei non scherza. Svettante sui trampoli da venti centimetri, un lungo vestito a fiori con ministrascico, capelli con frangia giù fino agli occhi, Monica Bellucci non è più soltanto un'attrice ma, almeno qui alla Mostra di Venezia, in un'edizione un po' avara di stelle femminili, è l'incarnazione stessa di uno star-system che in Italia ormai abbiamo smarrito, a furia di attrici ciabattone dal mistero sbiadito e dall'eros trascurato. Già, perché alla Mostra è appena arrivato anche Tinto Brass, che la diresse in uno spot per una marca d reggiseno. Brass vorrebbe parlare del suo nuovo film, ma sulla Bellucci non si nega di certo. «Nello spot io cercavo di palparle il seno e lei mi mollava un cazzotto - ricorda il regista, ridendo - ma questo succedeva solo nella réclame. In realtà, io l'ho rincorsa per tutto il set, cercando in ogni occasione di toccarla davvero, ma lei non me l'ha mai permesso - conclude Brass - Gran donna, la Bellucci!».

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