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IN PUGLIA È morto Matteo Salvatore «padre» dei cantautori

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Nato ad Apricena, ha esportato sin dagli anni '50 le sue ballate in tutto il mondo ed è riuscito, nel corso della sua lunga carriera, ad attirare l'attenzione della critica più qualificata. Italo Calvino lo definì «unica fonte di cultura popolare delle Puglie». Dotato di una voce originalissima, dal timbro acuto, tipico della vocalità popolare dell'area garganica, è stato dipinto come il simbolo del cantore ribelle, padre di quella generazione di cantautori come Guccini, Iannacci, Daniele che lo considerano «maestro» e punto di riferimento.

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