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Johansson, fuga col botto

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L'attrice coinvolta in un incidente per sfuggire ai paparazzi

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La giovanissima diva - ha 21 anni - è l'ultima vittima di una guerra ormai dichiarata tra star di Hollywood e fotoreporter i cui appostamenti sono diventati sempre più aggressivi e talora violenti. Secondo i testimoni la bionda attrice di «Lost in Translation» era al volante nei pressi di Anaheim accompagnata da due amici quando ha tentato di eludere un codazzo di fotografi che, in quattro furgoni, le davano la caccia sulla Interstate 5. Pagato l'ingresso per il parcheggio di Disneyland per scansare gli inseguitori, La diva ha però finito per andare a sbattere contro un altro veicolo che aveva a bordo una donna e le sue due bambine. Nell'incidente non ci sono stati feriti. I paparazzi hanno circondato le auto e cominciato a scattare fotografie. «La Mercedes ha distrutto il cofano dell'altra auto. Scarlett era sotto shock e si è profusa in scuse con la donna. Poi hanno passato 40 minuti al telefono cercando di risolvere le questioni legali», ha detto un testimone. Il portavoce di Scarlett, Marcel Pariseau, ha puntato decisamente l'indice sui paparazzi: «L'inseguimento e l'incidente sono stati provocati da loro che le erano alle costole da 45 minuti». E Arnold Cousart, co-proprietario dell'agenzia forografica JFX Direct, ha confermato che i suoi uomini erano da quattro giorni sulle tracce della star: «Lei però ha fatto tutto da sola. I fotografi non hanno avuto alcun ruolo nell'incidente perchè guidavano a distanza di sicurezza». La guerra tra fotografi e star non è ovviamente cosa d'oggi: è vecchia di almeno 45 anni, da quando, grazie alla «Dolce vita» di Federico Fellini, nacque la parola italiana paparazzi, tuttora usata senza tentativi di traduzione, in tutto il mondo per indicare i fotoreporter pronti all'assalto tra bar, risporanti e locali notturni alla ricerca di gossip sulla vita privata delle celebrità. Ma certamente la bonarietà con cui i personaggi del film con Marcello Mastroianni e Anita Ekberg cercavano di scansare le macchine fotografiche di allora, ancora con il flash monouso a lampadina, ha lasciato il posto a tensioni e violenze subite da chi è continuamente sotto il tiro di uomini armati di zoom e teleobiettivi: tensioni e violenze che hanno avuto il momento culminante nel settembre del 1997, quando nel tunnel dell'Alma a Parigi, dove lady Diana e il suo compagno Al Fayed morirono in seguito a un gravissimo incidente stradale, braccati da paparazzi in moto e in macchina. R. S.

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