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È rissa per avere il piccone che uccise Trotsky

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Ma l'anniversario della morte del leader rivoluzionario rischia di passare in secondo piano per via della disputa che recentemente si è accesa sull'arma del delitto, vale a dire sul piccone di ferro con cui Mercader colpì alla testa Trotsky, causandone la morte. Infatti, recentemente è tornato alla luce l'arnese con cui è stato assassinato il teorico della «Rivoluzione permanente», opposta a quella «in un solo Paese» propugnata da Stalin. La proprietaria, Ana Alicia Salas, ha deciso di "riesumarlo" il 7 luglio scorso, convocando una conferenza stampa per mostare il piccone più famoso del mondo. Salas, figlia di un agente della polizia messicana che prese parte alle indagini sulla morte di Trotsky, ha spiegato che il piccone fu prelevato dalla casa dell'ex capo dell'Armata Rossa e nascosto dal padre nelle propria abitazione. Resta da verificare se la donna afferma la verità, vale a dire se fu proprio con quel piccone che Mercader colpì il cranio di Leon Trotsky. Ed è qui che nasce la disputa: infatti, solo il test del Dna potrebbe provare che la piccozza di Salas corrisponde davvero all'arma del delitto. E a tale test dovrebbe sottoporsi il nipote di Trotsky, Esteban Volkov, che gestisce il museo dedicato al celebre rivoluzionario nato a Yanovka, in Ucraina, il 7 novembre (stesso giorno della Rivoluzione d'Ottobre) del 1879. Volkov ha detto di essere disponibile a sottoporsi al test, a patto che la signora Salas doni il piccone al museo. Cosa che Salas non ha la minima intenzione di fare, visto che preferirebbe vendere l'attrezzo, ma ancora non ne ha stabilito il valore. Leon Trotsky visse a Città del Messico dal 1937 al 1940, anno della sua morte. Esiliato nel 1928 dall'Unione Sovietica, per via dei contrasti con Stalin, Trotsky emigrò in Turchia, Francia e Norvegia prima di approdare in Messico. Esteban Volkov, nipote del rivoluzionario, è figlio di Zinajda, figlia dell'ex leader sovietico. Gestisce il museo Trotsky, la cui sede è l'abitazione privata in cui lo stesso Trotsky visse nel triennio messicano. Il museo sorge nel distretto di Cocoyan e al centro del giardino si trova la tomba del rivoluzionario, sul cui marmo sono scolpite una falce e un martello.

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