Un Festival tutto polacco
Giustino.All'inaugurazione di ieri della manifestazione - con l'Orchestra Filarmonica e il Coro di Cracovia diretti da Tomasz Bugaj in brani di musica polacca, anche di Wojciech Kilar, autore delle colonne sonore de "Il pianista", "La morte e la fanciulla" e altro - farà seguito questa sera il concerto della medesima Filarmonica di Cracovia, ancora con pezzi di autori polacchi e col "Concerto per violino op.35" di Caicovskij. Ma il 2005 è soprattutto il venticinquennale della nascita del sindacato Solidarnosc a Danzica: il regista Krisztof Zanussi (su cui si accenderà un focus il 1-2 settembre) dirigerà su ciò un incontro il 3 settembre, presentando poi anche un film a 13 episodi - firmato quindi da più registi, tra cui Wajda - sulla storia di Solidarnosc. Sarà di casa anche Chopin, che verrà suonato da pianisti come Mikhail Rudy (23 agosto), Uri Caine (nella foto) (3 settembre), Francesca Grandi (31 agosto) e dallo stesso esecutore della colonna sonora del film "Il pianista" Janusz Oliejniczak (25 agosto). Anche la vita di Chopin andrà in scena con "En attendant Chopin" di Znacniecki, ambientato nel salotto letterario ed artistico ottocentesco della principessa Cristina Belgioioso a Parigi, il 27 agosto. La cultura ebraica non mancherà (il gruppo romano KlezRoym rappresenterà "Yankele nel Ghetto", il 4 settembre), mentre al pittore Alberto Burri (nato a Città di Castello) è dedicato il balletto "Burning" dell'ottima Compagnia Virgilio Sieni Danza, un lavoro commissionato appositamente dal Festival, in omaggio all'artista morto dieci anni fa. La mostra "Le strade verso la Libertà" dedicata a Solidarnosc, quella "Il mondo teatrale di Karol Wojtyla" nell'Accademia degli Illuminati - anche la figura del papa scomparso sarà idealmente presente al Festival - e l'ampio progetto multimediale "Luci sulla Polonia" completano il panorama. Conclusione il 4 settembre col concerto dell'Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Anton Nanut, in cui si esibirà la violinista Alena Baeva, preceduto da una cena ovviamente "polacca".