Linda Batista «cattiva» in costume
«Ma ora spero in proposte che mi facciano crescere artisticamente. Non voglio lasciare l'Italia»
Per adesso sono tre i ruoli in cui si cala Linda Batista, attrice brasiliana che vanta una lunghissima permanenza in Italia, a Roma in particolare dove vive assieme alla figlia quattordicenne. Conosciuta dal grande pubblico televisivo per le sue interpretazioni in due feuilleton molto seguiti come «Elisa di Rivombrosa» e «Orgoglio», la Batista attende il grande salto di qualità come lei stessa ci racconta, svelandoci anche altre aspirazioni personali e professionali. Cominciamo da «Elisa di Rivombrosa». Ma il suo personaggio Elisa, la serva della marchesa Von Necker, non era morto? «La perfida padrona di Elisa, interpretata dall'attrice Jane Alexander aveva dato ordine, nell'ultima puntata della prima parte, di legarmi e gettarmi in mare perché ero venuta a conoscenza di troppi suoi segreti. Tutti mi consideravano morta. Ma io riesco miracolosamente a salvarmi con l'aiuto di alcuni pescatori che si accorgono della mia presenza e torno in scena intenzionata a vendicarmi della cattiveria della mia padrona. Ci saranno dei violentissimi colpi di scena di cui sarò protagonista, estrinsecando a mia volta tutto il rancore represso; ma alla fine riesco nel mio intento. La prima puntata del sequel di Elisa girato tra Otranto, Napoli e Roma andrà in onda a metà settembre. La novità è che solo le prime sei puntate sono firmate dalla regista Cinzia Th Torrini che ha seguito alla regia tutta la prima serie. Dalla settima alla tredicesima il regista è Stefano Allevi». Lei sembra essersi specializzata in ruoli di cattiva nelle fiction in costume. L'attende un'altra parte di questo genere? «Sono nel cast di un altro prodotto in costume. Si tratta di una miniserie, questa volta, tratta dal libro di Alessandro Dumas figlio "La signora delle camelie". Recito accanto a Sergio Muniz, il protagonista maschile e Francesca Neri nel ruolo della cocotte che si redime sacrificandosi per amore. Io interpreto Olimpia, un'amica di Margherita Gautier, che in realtà non esiste nel romanzo di Dumas. Non sono per lei una buona amica. Ma avrò un ruolo molto importante nello svolgimento degli avvenimenti e nei rapporti tra i due personaggi principali. Sono un paio i personaggi aggiunti nella fiction che non sono presenti nel romanzo di Dumas. La miniserie è sottolineata dalle musiche della Traviata ed è stata girata tra Cremona e Sofia. Andrà in onda agli inizi del 2006 su Canale 5». Lei è anche una delle protagoniste di «Incantesimo» ed il suo personaggio nella serie in arrivo avrà un ruolo di maggiore spessore. Possibile che non riesce a svincolarsi dal feuilleton? «Ho deciso con il prossimo "Incantesimo 8" di chiudere definitivamente la mia presenza nella serie. Ma riconosco che per me è stata una palestra di professionalità. Il mio personaggio verrà allontanato con un espediente narrativo che però lascia la porta aperta ad ogni mia successiva decisione». Quali sono le sue aspirazioni professionali? «Il cinema e la fiction di qualità. Ma anche il teatro che ho frequentato con passione in Brasile. Lo confesso, sono ambiziosa. Parlo quattro lingue, ho un bell'aspetto, non è un peccato aspirare a crescere artisticamente. Desidero inoltre restare in Italia dove spero di poter incontrare anche l'uomo della mia vita».