Tutta la verità sui Douglas in un documentario
Il padre, a sua volta, riconosce di non aver mai svolto come doveva il ruolo di educatore e di essere stato un inguaribile donnaiolo. Kirk e Michael Douglas, una delle accoppiate più potenti di Hollywood, si raccontano faccia a faccia agli americani, con un documentario di 95 minuti lanciato nel fine settimana dalla rete Hbo. Seduti uno di fronte all'altro in salotto, i due attori si sono intervistati a vicenda sotto la regia di Lee Grant, per un documentario che intervalla i loro racconti a spezzoni dei film di cui sono stati protagonisti. La storia di una dynasty familiare raccolta sotto il titolo: «Un padre, un figlio... c'era una volta a Hollywood». «Ero un cattivo ragazzo - racconta Kirk - ho avuto un sacco di donne nella mia vita, le donne per me erano un sottoprodotto del successo». Douglas padre ammette nel documentario di essere stato un pessimo padre e ne dà la colpa a sua volta a suo padre: «Ogni figlio vuole l'approvazione del padre, e quella è stata la tragedia della mia vita, perchè io non l'ho mai avuta». Michael e il fratello Joel, nel documentario, rinfacciano a Kirk il suo distacco: «Per un ragazzino - racconta il più giovane Douglas - era una figura che intimidiva. Poteva fare tutto, proprio tutto quello che voleva». Un punto di svolta nel rapporto tra i due viene individuato, nel dialogo in salotto, nella realizzazione di "Qualcuno volò sul nido del cuculO" (1975). Kirk Douglas aveva lavorato per anni al progetto, ma alla fine fu Michael a produrlo e come interprete, invece del padre, fu scelto Jack Nicholson, che poi vinse l'Oscar. «Quello era il "mio" film, Michael, ti ricordi?», afferma un Kirk Douglas ancora irritato dalla vicenda. E Michael, dopo aver dato in parte la colpa della scelta al regista Milos Forman, gli risponde ricordandogli la «legge» di Hollywood: Nicholson era vent'anni più giovane di lui, l'epoca di Kirk Douglas era finita.