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di GABRIELE SIMONGINI L'ESTATE è in pieno svolgimento ma gli appassionati d'arte pensano già alle grandi ...

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L'offerta sarà davvero ricca e come al solito purtroppo prevarrà la nostra esterofilia, con il nome straniero che, a parità di qualità, esercita sempre più fascino di quello italiano. Il cambio della guardia fra rassegne estive ed autunnali sarà anticipato il 2 settembre dall'importante Biennale Internazionale di Fotografia che si svolgerà a Torino e che ogni anno assume sempre maggiore rilevanza. Prima grande mostra di pittura antica sarà poi quella che dal 9 settembre approderà nel Palazzo Ducale di Mantova con «Rubens, Eleonora de' Medici Gonzaga e l'oratorio sopra Santa Croce: pittura devota a corte». L'esposizione ruoterà intorno al mecenatismo di Eleonora de' Medici, duchessa di Mantova e avrà il suo centro focale nelle 9 opere di Rubens, fra cui spicca l'inedita pala d'altare con la «Deposizione dalla Croce» (1602-1603), presentata al pubblico per la prima volta. Mostra di gran fascino sarà poi quella in programma dal 17 settembre al Mart di Rovereto, museo d'arte moderna e contemporanea che sta acquisendo un rilievo internazionale sotto la direzione di Gabriella Belli. Si inaugurerà infatti «Da Goya a Manet, da Van Gogh a Picasso», esposizione ricca di 60 opere comprese fra realismo, impressionismo e avanguardie storiche, provenienti dalla collezione costituita all'inizio del '900 a Washington da Duncan Phillips, erede di una famiglia di industriali dell'acciaio. A Roma la stagione delle grandi mostre sarà aperta il 7 ottobre dal Complesso del Vittoriano con Edouard Manet, il geniale artista che fece da ponte tra realismo ed impressionismo. Sarà documentato il suo intero percorso con alcuni prestiti di grandi importanza, per dare immagine all'attività creativa di un artista che suscitò scandalo con le sue opere audaci ma che considerò se stesso sempre come un pittore classico, erede della grande tradizione veneta e spagnola. Tre giorni dopo, il 10 ottobre, si aprirà nel Palazzo Bricherasio di Torino un altro evento espositivo: " Il surrealismo di Delvaux tra de Chirico e Magritte". Si tratta di una mostra dedicata a Paul Delvaux, inquietante creatore di seducenti ed enigmatici nudi femminili che molto deve alla metafisica di Giorgio de Chirico e al surrealismo concettuale di Renè Magritte, dei quali saranno esposti alcuni capolavori. File interminabili sono facilmente prevedibili per la mostra più spettacolare e di cassetta della stagione: il Museo di Santa Giulia a Brescia ospiterà infatti dal 21 ottobre "Gauguin-Van Gogh.L'avventura del colore nuovo". E' una rassegna ambiziosa anche perché non intende documentare solo i due mesi trascorsi fianco a fianco dai due grandissimi artisti ad Arles nell'autunno del 1888, ma vuole invece dare conto di tutto il loro percorso creativo individuale tramite 150 opere provenienti dai maggiori musei internazionali. E Brescia non si ferma qui: lo stesso giorno nelle sale del Piccolo Miglio in Castello si inaugura una grande mostra dedicata a Piet Mondrian, uno dei più rigorosi ed ascetici padri dell'astrattismo del '900, volto a dare immagine ad una spiritualità laica capace di liberare l'uomo moderno dalla schiavitù nei confronti degli oggetti e del materialismo. Il 28 ottobre sarà invece protagonista di una grande mostra un movimento italiano, il divisionismo, nato a fine Ottocento con l'intento di unire i nuovi principi scientifici della pittura con esigenze simboliste e di rinnovamento sociale. La mostra, intitolata "Grubicy e l'Europa. Alle radici del divisionismo", sarà dedicata in particolare al nostro Vittore Grubicy, teorico e pittore che va considerato come il padre del movimento divisionista, di cui fecero parte grandi artisti come Pellizza da Volpedo, Segantini, Previati e Morbelli. Infine, un appuntamento molto atteso è quello che si inaugurerà il 17 novembre nelle Scuderie del Quirinale, a Roma: "Alberto Burri. Gli artisti e la materia 1943-2004". Questa grande mostra, curata da Maurizio Calvesi e da Italo Tomassoni, vuole celebrare i

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