Addio al filosofo Emilio Garroni critico kantiano della semiotica
AVEVA 79 ANNI
A lungo professore di Estetica alla Sapienza, ha contribuito a introdurre in Italia la semiotica, elaborandone però successivamente una critica radicale a partire dalla filosofia kantiana. Collaboratore di programmi Rai (in particolare de «L'approdo») e, a lungo, di «Paese Sera», è stato autore di importanti opere, quali «Semiotica ed Estetica», «Progetto di Semiotica» (Laterza, 1972 e 1974), «Ricognizione della semiotica» (Officina, 1977) «Estetica. Uno sguardo attraverso» (Garzanti, 1994). Da Laterza era appena uscita nel marzo scorso la sua ultima opera «Immagine, Linguaggio, Figura». Negli anni '50 e '60 Emilio Garroni si è occupato di storia e critica d'arte e poi di semiotica generale e, in particolare, dei cosiddetti linguaggi non-verbali. Ha indagato temi estetici secondo il profilo semiotico, successivamente aprendoli a problemi epistemologico-estetici a partire dalla lettura della «Critica del Giudizio» di Kant.