«Faccio la milanese ma sono napoletana»
LORENZA INDOVINA IN «BASTA UN NIENTE»
I tre amici partono alla volta di Napoli con un unico obiettivo: rapinare una gioielleria. In un susseguirsi di rocamboleschi eventi, si snoda così la trama del film «Basta un niente», prodotto da Movie Factory e Rai Cinema, interpretato da Felice Imparato, Mimmo Esposito, Gianni Ferreri e Lorenza Indovina, diretto da Ivan Polidoro e appena finito di girare a Ostia Antica. Lorenza Indovina, qual è il ruolo del suo personaggio? «Vesto i panni di Patrizia, la moglie di Rosario (Gianni Ferreri): i due hanno una figlia e spesso nella loro abitazione litigano. Rosario lavora come custode del cimitero, è un uomo metodico e tranquillo, senza ambizioni, mentre Patrizia, che insegna italiano nella scuola media, è irrequieta e vorrebbe una vita diversa. L'incontro con Carlo (Rob De Francesco), milanese, professore di matematica, persona colta e misteriosa, le offre una speranza per fuggire dalla sua routine». Il film ha risvolti da classica commedia all'italiana? «Decisamente sì. Ricorda molto le scene di Totò e Peppino. I tre amici sono dei poveretti che tentano di fare una rapina in maniera ridicola e nostrana; però, i personaggi, pur vivendo situazioni surreali, sono tutti molto credibili e calati nel contesto attuale. Io, per esempio, sono la classica donna che cerca in tutti i modi di risvegliare il rapporto coniugale, persino imitando i costumi del Nord, cucinando risotti alla milanese e accendendo candele stile new age. Ma il marito, come spesso accade agli uomini di oggi, ignora le iniziative della moglie». Qual è lo stato della commedia italiana? «Si sta distaccando dalla classica commedia napoletana, basata sul gioco degli equivoci e si sta omologando con la commedia europea, inglese e americana. Ma intanto permane la crisi del nostro cinema, costretto - come in questo film - a budget ridottissimi, emarginato dalle distribuzioni e dalle sale che vogliono movie americani e grandi star». Quali sono i suoi prossimi progetti professionali? «A fine settembre, inizio le riprese del film tv "Cantieri Navali" di Vincenzo Verdecchi, con Ugo Di Ghero, tratto dalla storia vera di un eroe che si ribella alle regole mafiose. Poi, debutterò nel teatro di Orvieto, a metà novembre, con Giulio Scarpati e la regia di Nora Venturini, in uno spettacolo che a dicembre sarà anche al Valle di Roma: portiamo in scena l'amore tra Anton Cekov e Olga Knipper».