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di VALENTINA INSINNA NEL 2006 avrà sessant'anni: la casa editrice Neri Pozza si festeggia pubblicando ...

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Tra passato presente e futuro, il racconto di Giuseppe Russo che la dirige dal 2000, conciliando fedeltà all'impostazione originaria e scoperta di nuove tendenze. Nel panorama editoriale, per cosa si caratterizza Neri Pozza? «Neri Pozza ripropone il modello delle medie case editrici indipendenti di narrativa e saggistica di qualità di un tempo. Il panorama dell'editoria italiana di libri è caratterizzato oggi da tre grandi gruppi cui appartengono editrici un tempo indipendenti, come ad esempio Einaudi, e da piccole e intraprendenti editrici di tendenza. Neri Pozza non appartiene né all'una né all'altra realtà: è di qualità, classica, generalista, di medie dimensioni e indipendente». Lei ha detto che «il passato della casa editrice rende la strada da seguire in qualche modo obbligata»: cosa significa? «Neri Pozza è stato uno degli editori di cultura italiani più intraprendenti: ha pubblicato Montale, Parise, Buzzati, saggisti come Diano, Ragghianti. La strada è obbligata in questo senso: non possiamo fare narrativa commerciale né saggistica di attualità, la cosiddetta varia, ma necessariamente pubblicare narrativa letteraria e libri di pensiero autentico». Avete ancora in catalogo titoli o autori scelti da Neri Pozza? «Sì, e alcuni li stiamo riproponendo o abbiamo in animo di farlo nelle nostre nuove collane, come Carlo Diano, il geniale autore di Forma ed evento, che ripubblicheremo nella collana La Quarta Prosa diretta da Giorgio Agamben». Direttore Russo, tra i suoi colpi editoriali, il più recente è l'indiano Amitav Gosh, da sempre autore Einaudi. Ci racconti altre sue conquiste editoriali, magari un aneddoto… «Ci muoviamo sul mercato internazionale della narrativa letteraria con un certo agio perché, come ci ripetono gli agenti americani, abbiamo una lista "very impressive", un catalogo molto ricco. Ma a volte non basta. Mesi fa ci siamo ritrovati in asta con un altro importante editore italiano per un romanzo australiano, Shantaram, i cui diritti di cinematografici sono stati comprati da Johnny Depp per 2 milioni di dollari. E' un bellissimo romanzo. L'abbiamo preso, ma non perché abbiamo offerto più soldi o perché abbiamo un eccellente catalogo, ma perché io… ho partecipato a un seminario di Jacques Derrida. L'autore del romanzo, Gregory David Roberts, è infatti un filosofo fan di Derrida: gli abbiamo fatto sapere che ho studiato con Derrida stesso e non ha esitato. Voglio Neri Pozza, ha detto. Si fa di tutto per avere un buon libro». A quale pubblico vi rivolgete? «In Italia i lettori di narrativa di qualità saranno circa un milione. Se li si raggiunge tutti, come noi con La ragazza con l'orecchino di perla, è un miracolo. Per avere buoni risultati basta raggiungerne in media l'1%». Scorrendo i vostri titoli, sembrerebbero soprattutto di narrativa, in particolare straniera: è cosi? «Anche italiana, con i recenti successi del romanzo di Ottavio Cappellani, "Chi è Lou Sciortino?" (i diritti di traduzione sono stati venduti in sedici paesi stranieri) e di Sandra Petrignani, "Care presenze"». E le altre Collane? «Nei Narratori delle Tavole la narrativa italiana e straniera, nelle Tavole d'Oro quella dei Paesi orientali, nel Cammello Battriano, diretta da Stefano Malatesta, la narrativa di viaggio. Poi le collane di saggistica come i Colibrì sulle biografie letterarie. E la Biblioteca Neri Pozza: novità e riscoperte di grandi scrittori un po' trascurati o dimenticati in Italia, come Marcel Pagnol o Romain Gary. A novembre poi una nuova collana di omnibus: La Rosa Azzurra. La prima opera pubblicata sarà il cofanetto con i quattro romanzi della Chevalier». Da poco Neri Pozza ha un nuovo presidente, il manager Mincato che trova una casa editrice in ottime condizioni. «Mincato è persona colta e manager di capacità come ha dimostrato nella conduzione dell'Eni. Ed è vero, trova una casa editrice in buona salute, con circa 11 milioni di euro di fatturato e un utile di un milione. Autori come Tracy Chevalier hanno venduto un milione di copie, Susan

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