Faenza, Comencini e Avati vicini al concorso
E potrebbe riservare delle sorprese anche la giuria presieduta da Dante Ferretti, si parla insistentemente del possibile arrivo di Sharon Stone, anche se le trattative con la diva non sono ancora concluse. Intanto è un programma ricco di talenti e d'innovazioni, quello proposto ieri dalla seconda edizione delle Giornate degli Autori, che s'inaugurerà il 1° settembre nell'ambito della 62ma Mostra del Cinema di Venezia. Sono 17 le pellicole scelte, suddivise in 3 eventi, 2 omaggi e 12 film nella selezione ufficiale, dove a rappresentare il cinema made in Italy è presente «La passione di Giosuè l'ebreo» di Pasquale Scimeca, con «Before it had a name» di Giada Colagrande, che dirigerà nella sua opera seconda il neo marito e cosceneggiatore Willem Dafoe, mentre in una proiezione speciale c'è «Craj - Domani» di Davide Marengo, evento di chiusura, con un concerto di Teresa De Sio: protagonista con i quattro grandi cantori pugliesi della pizzicata e della taranta, la cantante ha tratto il film da un suo spettacolo teatrale, rivisitato con Giovanni Lindo Ferretti. L'omaggio sarà per l'autore di film d'impegno civile, come «Todo Modo», con il documentario «Elio Petri» e si ricorderà Alberto Lattuada con il suo film d'esordio del 1943, «Giacomo l'idealista». Alla presenza del presidente Roberto Barzanti, di Emidio Greco, Giorgio Gosetti (Delegato Generale) e dei soci fondatori, tra i quali era presente il regista Francesco Ranieri Martinotti, il vice presidente Citto Maselli ha detto che «la logica mortale responsabile di aver spento il cinema italiano è giunta ad un punto tale che oggi si è contribuito a garantire un forte risveglio dei film nazionali. Il Gruppo 16/12, formato dai registi che avevano avuto prima l'assegnazione del fondo di garanzia e poi sono stati bloccati con cinismo e arroganza, nelle Giornate veneziane presenterà un film: una sorta di protesta, ironica e intelligente, un'idea di rinnovamento cinematografico che desterà, di sicuro, molte polemiche».