«Una Pivetti diversa per ogni Tv»
L'ex presidente della Camera impazza sulle tre reti Mediaset
L'ex presidente della Camera, che ha oramai scelto la carriera televisiva, sarà, dal prossimo 2 agosto, al timone di una nuova edizione di «Giallo 1» che lascia la seconda serata per approdare al prime time di Italia Uno. In autunno avrà la gestione di un talk show d'attualità sempre di prima serata su Retequattro dal titolo «Liberi tutti», mentre dal 19 settembre farà parte della nuova «Buona domenica» accanto a Maurizio Costanzo. Dunque, signora Pivetti, la politica è definitivamente accantonata? «Ha rappresentato una fase importante della mia vita ed un'esperienza che mi ha consentito di stare vicino alla gente. Obbiettivo che so di poter raggiungere anche tramite la mia presenza in Tv ascoltando e cercando quando possibile, di dare una risposta a problemi altrimenti insolubili. Io amo mettermi in discussione in differenti ruoli, però con il trascorrere del tempo si rafforza in me la convinzione di aver fatto la scelta giusta nell'accantonare la politica attiva». Come mai «Giallo 1» è approdato alla prima serata? «Questa sarà un'edizione innovativa del programma, basata su tecniche di narrazione cinematografiche e molto scattanti mai realizzate precedentemente in Tv. Ed avremo anche delle grosse novità investigative su ognuno degli otto casi di cronaca nera che affronteremo nelle quattro puntate previste ad agosto. Ce ne sarà anche una quinta in cui riproporremo le storie che più avranno appassionato gli spettatori. E spero che Giallo 1 possa avere un seguito anche in inverno. Nonostante la formula del programma non preveda situazioni morbose o violente, Giallo 1 non è un programma per bambini ed io lo segnalerò sempre ad inizio di ogni puntata». Quali saranno i casi affrontati? «Inizieremo con gli eventi di cui è stato protagonista Michael Jackson. Per discuterne avremo in studio Stan Katz il perito americano che ha accettato per la prima volta in Italia di parlare delle accuse di pedofilia rivolte al cantante e del processo. Ci occuperemo poi del serial killer Bilancia, del caso Piovanelli e del mostro di Firenze, con inedite rivelazioni. Nella puntata su Marco Pantani: mostreremo, infine, delle immagini mai viste in video della stanza in cui è morto con la testimonianza dell'ultima donna che lo ha incontrato». I suoi impegni, invece, su Retequattro e Canale 5? «Su Retequattro condurrò ancora una prima serata. Mentre su Canale 5 sarò nel cast di "Buona domenica", con una rubrica di cui si stanno mettendo a punto i contenuti, sempre dalla parte della gente comune. È professionalmente gratificante intercettare le singole tendenze delle tre reti Mediaset». Che opinione ha della Tv in un periodo in cui il piccolo schermo viene soltanto demonizzato? «Ritengo che il mezzo televisivo sia oggi attivo ed interattivo. Capace di ascoltare e parlare alla gente comune riesce a portare la realtà nelle nostre case. In tal senso sperimenta e non è noiosa. L'unico limite è la utilizzazione di format prevalentemente stranieri che richiedono però sempre uno studio per l'adattamento al nostro pubblico». Riesce a conciliare casa e lavoro? «Faccio sempre in modo che i miei figli di sette e cinque anni e mezzo, non sentano la mia mancanza. Fortunatamente non sono appassionati di Tv...».