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Tatangelo: canto ma mi godo la vita

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Ho cominciato giovanissima a cantare. Ero davvero piccola. Non pensavo di arrivare al successo così presto. Comunque cerco di godermi sempre i vent'anni. Amo la musica, amo cantare, ma non voglio non godermi le altre opportunità che una stagione come i vent'anni offre». In che senso? «Nel senso che i miei amici e le mie amiche sono quelli di sempre. Spesso nel corso delle mie tournée amo essere a casa con la mia famiglia». Deve tanto ai suoi genitori? «Tantissimo. Una famiglia onesta e semplice. Non hanno mai ostacolato il mio desiderio di cantare. Mi sono stati sempre vicino. Davvero li ringrazio tanto». Ed ora quali sono i suoi futuri progetti? Un'estate ricca di canzoni. Mi piace il contatto con il pubblico. Mi piace assaporare la gioia dei successi che solo gli applausi ti danno. Una emozione grandissima. Comunque anche il pubblico non giovane partecipa alla mia tournée. E questo è davvero una grande soddisfazione». Le piace cantare in televisione? «Certo. La televisione ti regala una grande notorietà. Per esempio sono stata ad Ischia al Premio internazionale di giornalismo. È stata un'occasione piacevolissima. Ed ho cantato anche una canzone non mia. Di tanto in tanto amo anche interpretare». Che tipo di musica le piace ascoltare? «Mi piace anche riascoltare le mie canzoni. Comunque, anche la musica svelta, la musica che ha tanto ritmo incontra i miei desideri». Vent'anni, troppo pochi anni per un matrimonio? «Il matrimonio è un valore fondamentale. Ho in casa l'esempio dei miei genitori. E so cosa non facile incontrare l'anima gemella. Per ora non ci penso. Ma so che il grande amore potrebbe arrivare all'improvviso. Non lo cerco. Non lo aspetto. Ma se dovesse arrivare non mi tirerei indietro». Pensa sempre a vincere un Sanremo? «Sanremo è una grande passerella. È proprio a Sanremo che ho avuto l'opportunità di farmi conoscere ed apprezzare dal grande pubblico. È ovvio che ambirei ad una vittoria al Festival di Sanremo. Ma l'importante come si diceva da qualche parte è partecipare e non vincere. Se poi si vince è meglio».

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