LA CITTÀ FANTASMA
Amore ossessivo e follia nei racconti di McGrath
Come nel suo «Follia» che gli decretò il successo del grande pubblico anche nel suo ultimo lavoro, «La città fantasma» (Bompiani) lo scrittore si occupa dei fantasmi dell'animo umano. «Parlo dell'incoscio come di una fabbrica dove il materiale della psiche viene forgiato e strutturato per divenire quindi arte» disse tempo fa e questo si addice bene anche a questo romanzo. Tutto si svolge a New York, anzi a Manhattan, ma si tratta solo di una cornice perchè i fantasmi sono nella testa delle persone. Nel primo racconto «L'anno della forca», un uomo, mentre imperversa la peste del 1832, si consuma nel ricordo della madre impiccata quando era ancora bambino. In «Julius» il protagonista è invece il figlio maschio di un ricco commerciante portato alla follia dalle dure regole della Manhattan del 1860. In «Ground Zero» un avvocato dei poveri la cui mente è in balia di strane turbe e la sua prostituta cinese sono raccontati dalla psicanalista dell'uomo, sull'orlo del cratere di ground zero, all'indomani dell'11 settembre. Sono tre racconti in cui i personaggi si muovono nell'atmosfera gotica cara allo scrittore e mettono a nuodo le loro follie. La loro psiche è sezionata e i sentimenti portati all'eccesso, sono indagati con l'attenzione nevrotica di un chirurgo che scava nel profondo alla ricerca dell'origine di quel malessere che porta ad atteggiamenti ossessivi. McGrath parte sempre dal concetto che solo in situazioni estreme, quando l'animo umano raggiunge il suo limite, allora rivela veramente se stesso. Il tutto in un'atmosfera plumbea in cui New York viene colta nel suo volto più segreto. Ancora una volta nei racconti di McGrath la storia fa solo da sfondo mentre in primo piano vi sono le ferite dell'anima di uomini, donne, bambini, provocate da grandi tragedie ma anche da consuetudini dolorose, quelle che hanno scandito la storia degli Stati Uniti. «La città fantasma» può essere considerato un'altra tappa nel lungo peregrinare di McGrath attraverso il labirinto della mente alla ricerca degli angoli più oscuri, quelli dove spesso il viaggio è senza possibilità di ritorno. Patrick McGrath, «La città fantasma» Bompiani, 197 pagine, 14.50 euro