L'ultima proposta di Vasco:
In apertura della kermesse del Circo Massimo, per eseguire in duetto con Francesco De Gregori la magnifica "Generale", che appartiene ormai al repertorio di entrambi. Certo, lo spettacolo ci guadagnerebbe. Ma la sensazione è che il «caso Vasco» rischi di avvelenare fino in fondo un'occasione in cui il protagonismo va messo al servizio di altre cause. Invece il signor Rossi è riuscito a calamitare su di sè l'attenzione della stampa, come neppure il Nanni Moretti di "Ecce Bombo": «Mi si nota di più se vengo o no alla festa?». E questo, nel bel mezzo di un tour nazionale non guasta: non tanto per le prevendite, quanto per sancire una sorta di primato psicologico sugli altri artisti. Così, dapprima Vasco si è detto preoccupato della fine che avrebbero fatto i fondi pro-Africa, poi si è agitato per l'incolmabile distanza Roma-Ancona, da coprire prima di sera, quel fatidico 2 luglio. C'è voluta la ribellione degli altri cantanti (in primis Laura Pausini, che in questi giorni promuove un brano co-firmato dalla star di Zocca) per non far naufragare il Live 8 tricolore. Ed è stato necessario un cambio di organizzazione (guerre tra manager, storia antica) per riscrivere la lista degli invitati. Così, tra i molti duetti previsti (tra Baglioni e Zero, ad esempio), ora spunta quello tra De Gregori e il Re Tentenna del rock. Che, vistosi bocciare la proposta di un collegamento video, sarà costretto a sciropparsi d'un fiato i trecento chilometri fra la capitale e il Conero, dove lo attenderanno i suoi vaschisti. Sempre che l'impegno non si riveli troppo gravoso, per lui. Ste. Man.