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Arrivano le casalinghe disperate

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«È come vedere i difetti dei vicini dal buco della serratura»

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Ora, quella sulle intricate vicende delle "casalinghe disperate", è diventata la serie dei record, oltre che un fenomeno cult. E, dopo aver sedotto la platea satellitare di Fox (Sky), da settembre arriverà anche su Raidue. Alla base del successo di «Desperate», ambientata in una apparentemente tranquilla periferia di una cittadina americana, c'è senza dubbio un alto tasso di voyerismo. Elemento che spinge il pubblico, americano e non (la serie va in onda con grande successo in 153 paesi del mondo), a sbirciare dal buco della serratura per scoprire gli altarini, i segreti (il plot prende il via dal misterioso omicidio di una casalinga) e le inconfessabili passioni che si scatenano dietro le mura domestiche delle cinque protagoniste. Tre di loro erano ieri in viale Mazzini, splendide e raggianti ospiti del direttore di Raidue Massimo Ferrario e del direttore di Rai Cinema Giancarlo Leone: l'elegante Brenda Strong, alias Mary Alice, dalla cui morte prendono le mosse di tutta la serie, protagonista di flash-back e voce recitante. Il suo compito è accompagnare il telespettatore nel labirinto di accadimenti ed emozioni che si succedono a Wisteria Lane. Poi c'è l'algida Marcia Cross, già indimenticabile psicotica in «Melrose Place», ora nei panni della iper-nevrotica Bree Van De Kamp. E la perturbante Nicolette Sheridan, che per questo caldo incontro romano ha scelto un fasciatissimo e scollatissimo abito rosa chiaro, perfettamente intonato col personaggio della pluri-divorziata Edie Britt, le cui conquiste fanno chiacchierare senza sosta i vicini di casa. «In realtà volevano che facessi Brie - confessa Nicolette, inglese del Sussex - ma al provino non ho messo il cento per cento di me stessa. Ero scollata fino all'ombelico. Mark Cherry mi ha ringraziato e, da moglie perfettina, sono diventata rimorchiatrice. Ora non cambierei il mio ruolo per nulla al mondo». La Cross, invece, per avere il ruolo ha dovuto affrontare «un duro percorso di provini. Volevo fare Mary Alice, che a sua volta voleva fare Brie... L'unica che alla fine ha fatto quello che voleva, è Eva Longoria», racconta riferendosi all'attrice che interpreta la "peperina" Gabrielle. Commedia, suspence, thriller, noir. È difficile definire «Desperate Housewives», di cui Giancarlo Leone dice: «Quando vedemmo il pilot, ci rendemmo conto che qualcosa di nuovo era apparso sul mercato Usa. Siamo onorati di offrirlo al pubblico italiano». «Desperate» (celebrato in Dvd, libri e di cui, a breve, uscirà anche un gioco da tavolo) piace a donne, uomini, bambini e anziani. A sottolinearlo è la Sheridan che, nonostante l'aspetto da biondona svampita, si comporta da perfetta portavoce del gruppo. «I personaggi sono molto umani, è facile l'identificazione - spiega - e le vicende portano attraverso tutta la gamma delle emozioni, con un'enfasi sulla risata. La gente vuole evadere, divertirsi, e i personaggi fanno cose che tutti, una volta nella vita, vorrebbero fare. Sin dall'inizio abbiamo camminato su una lama. Chiedevamo al regista dov'era il limite per non eccedere, e rendere il tutto toccante, intelligente, coinvolgente». Per la rossa Marcia Cross, «c'è qualcosa di delizioso nel voyerismo. Tutti vorrebbero vedere gli altri dal buco della serratura. "Desperate" permette al pubblico di vedere con più compassione e affetto le proprie difficoltà». Anche se si esclude, al momento, una trasposizione cinematografica, il 12 luglio partiranno negli Usa le riprese della seconda serie, come annuncia Philip Maigret della Buena Vista per la gioia degli attuali, e futuri, "Desperate-maniaci".

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