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MOLTE righe, pochi quadri e un gran ritorno al classico.

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Fabio Candido, titolare del marchio insieme al fratello Sergio, spiega le ragioni di un successo avuto già dai primi anni dell'azienda. Come nasce Camicissima? «Dal talento di mio nonno, nel 1931, a Palermo. Oggi, mio fratello ed io rappresentiamo la terza generazione dell'azienda, e ne siamo felici. L'obiettivo per i prossimi quattro anno è quello di aprire centocinquanta negozi in tutta Italia, di cui il cinquanta per cento in proprietà diretta e l'altra metà in franchising». Dunque la clientela risponde bene al vostro prodotto. «Certo. La camicia è un capo che nel guardaroba di un uomo non può davvero mancare in gran numero, anche perchè è il capo che più di altri tende a rovinarsi. Noi offriamo ai nostri clienti un prodotto di qualità a un prezzo ottimo. La formula è quella di vendere quattro camicie a novantanove euro. Una formula valida tutto l'anno». Quali sono le tendenze nella camiceria? «Noi riscontriamo un grande ritorno al classico, camicie rigate sottogiacca, colli francesi molto aperti, ma anche colli che cominciano ad abbassarsi e doppi polsi. I colori sono quelli del celeste, qualche puntatina di rosa, e poi verde mela e arancio che saranno presenti anche per la prossima stagione. Mettiamo grande attenzione anche nei tessuti. Lo zefir ad esempio sta andando di nuovo molto bene». A. C. T.

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