Batman rinasce in salsa kung fu

IL REGISTA Chris Nolan, quello del poliziesco «Insomnia», ce l'ha messa proprio tutta per rinfrescare e dare un po' di interesse a Batman, un personaggio che, giunto al quarto o quinto film, minacciava ormai di costringere lo spettatore a lunghi pisolini in sala. Batman Begins va a scavare nel passato del giustiziere mascherato nato dai fumetti negli anni Trenta, lo pesca ancora bambino e piano piano accompagna lo spettatore alla scoperta prima del perché e poi del come sia venuto al mondo questo omone con mantello nero e orecchie a punta che picchia chi è cattivo e salva chi è buono. Le scene sono grandiose con un uso tutto sommato discreto degli effetti speciali, i ritmi ben dosati tra attimi di respiro e inseguimenti mozzafiato. Un grande film di avventura che porta a lungo lontano dagli ambienti cittadini e oscuri nei quali di solito si muove l'uomo pipistrello. Il bambino Bruce Wayne resta gravemente traumatizzato e rischia di crescere tra paura e rimorso. Allora appena diventato un uomo decide di viaggiare per trovare ispirazione e mezzi da dedicare a una nuova vita. Troverà quello che cerca nel misterioso Oriente dove incontrerà il maestro che gli insegnerà a trasformare la paura nel carburante per mettere in moto il suo nuovo destino. Tra le montagne di un simil-Himalaya, con sfide in stile kung-fu, che sinceramente ricordano un po' troppo certi filmacci anni Settanta tipo «Con le mani ti spezzo, con i piedi ti rompo», il giovane Bruce Wayne si tempra in vista della carriera da giustiziere. Poi c'è l'incontro con uno scienziato che gli fornirà armi e gadget per sfidare la malavita. In particolare una specie di carroarmato da Formula 1 che diventerà la famosa batmobile. Il cast è stellare: dal bravissimo Christian Bale (Batman), che dopo «L'uomo senza sonno» ha ormai dimostrato di aver preso molto sul serio questo mestiere, al riscoperto Michael Caine, e poi i collaudati Liam Neeson, Morgan Freeman, Gary Oldman e c'è anche il ritorno di Rutger Hauer. Tutto ben confezionato, certo, ma nel pacco c'è sempre l'eroe dei fumetti nato più di sessant'anni fa.