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Cornetto Free Music a Roma: inizio in sordina per la pioggia. In 150.000 a piazza S. Giovanni

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Irene Fornaciari ancora acerba Blunt non trascina, Elisa incanta

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Finita la pioggia, sono tornati i «wild boys». Da «Sunrise» (l'ultimo hit della band) ai successi del glorioso passato: «Hungry like the wolf», «Planet earth», «The reflex», «Save a prayer», «Girls on film», «Notorious», per chiudere con «Rio»; il Cornetto Free Music Festival si chiude all'insegna dell'urlo delle fans più incallite. Tra il pubblico delle prime file spiccava la sempre fascinosissima Yasmine, moglie di Simon Le Bon (con buona pace di chi avrebbe voluto sposarlo) e persino Hayden Christensen, il biondo protagonista di «Guerre stellari», ma gli addetti al servizio d'ordine non lo riconoscono e gli negano l'accesso all'area riservata. E pensare che, all'inizio, più che Totti potè il diluvio. L'improvviso temporale estivo abbattutosi ieri pomeriggio sull'evento romano ha scoraggiato i più fraccomodi e messo in fuga i gruppetti assiepati nelle retrovie. La maratona musicale gratuita, subito dopo l'esibizione dei primi tre artisti in scaletta, ha subito una brusca interruzione di un'ora. Tutto era cominciato in modo pacato, con il pubblico ordinato, piacevolmente attento, forse incuriosito dalla rossa figlia d'arte, Irene Fornaciari. Voce soul, ma ancora acerba, leadership rock, ma sembra al college. Non mi sputate. La prossima canzone è «One» degli U2, dice temendo il peggio, abituata ai raduni metal dell'Emilia. Piazza San Giovanni, poi, mai vista così: niente a che vedere con l'atmosfera del Primo Maggio, dove esserci è un rito, a prescindere dal cast. L'area mixer facilmente raggiungibile, svela il breve tratto che la separa dal palco. Non capita di frequente di riuscire a farsi largo tra la folla, senza subire spintoni e con la sensazione di avere tutto più a portata di mano, anche la via di fuga. Incredibilmente previdenti i tenaci ìsottopalchisti", una categoria a parte, temprata e abituata ad ogni genere di imprevisto. Neanche la pioggia li smuove, anche perché hanno pensato a tutto, anche all'ombrello. I conduttori lanciano urla di incoraggiamento, inneggiando ad una Roma per lo più assente, rimasta a casa davanti alla tv per le nozze capitoline dell'anno. Molti stranieri attratti dall'allestimento, si accampano in attesa di Beck e dei Duran Duran. Ma nelle prime ore il pubblico non supera le 5000 persone, un migliaio per l'apertura. Problema non secondario: la piazza semivuota genera l'effetto riverbero, per cui il suono non giunge forte e pieno. «Ex - rockstar», scritto su una delle t-shirt sfoggiate da Elio, è la battuta più divertente della giornata; ad Ambra le buone maniere. Tutto scorre, anche le note. Finchè non arriva Elisa, la prima ad afferrare la piazza. Il coinvolgimento ha un'impennata e la partecipazione diventa palpabile. Alle 21 sono ancora pochi, ma buoni. Nel backstage, James Blunt (già ospite del Primo Maggio) si lascia andare a qualche battuta: «Sono felice di suonare qui per la seconda volta in così poco tempo - ha detto il pupillo di Elton John - anche se con questa pioggia ho rischiato l'elettroshock». Molti devono ancora esibirsi e si parla già del Live 8 del 2 luglio, il grande evento che vedrà persino la reunion dei Pink Floyd. «Ah si? - dice l'inglesino ex ufficiale dell'esercito britannico - io aspetto quella delle Spice Girl». Peccato per lui che buona parte del pubblico si desta solo durante l'ultimo brano, «High», che fa da colonna sonora ad un videotelefonino dai poteri miracolosi. Ma è l'ultima canzone in scaletta e Blunt lascia la scena al diverso appeal di Elisa. Per i Duran torna il sereno, i numeri aumentano: un trionfo da 150.000 persone, secondo gli organizzatori. Il Concerto sarà trasmesso su Mtv il 28, 29 e 30 giugno alle 16.

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