DAGLI esordi nel 1982, giovane stilista impegnato nella creazione di collezioni per una clientela privata, ai fasti di oggi.

Ha sfilato un po' ovunque. In Cina (a Shangai e Pechino), in Colombia (dove ha curato le mise delle finaliste di Miss Mondo), a Bruxelles e nella ex Jugoslavia. Divisa in due «parti» la collezione per questa estate del 2005. Dieci abiti di haute couture da una parte, che riassumono, rivisitate e reinterpretate, le tecniche sperimentate nel corso degli anni, dalla lavorazione degli abiti a mosaico allo stile barocco, e una collezione che ricorda le atmosfere degli anni '50 accompagnate da suggestioni indiane. Così, mentre da un lato la moda di quegli anni riporta negli abiti volumi e fantasie, dall'altro lo stile etnico di origine indiana attualizza i capi con ricami e accessori diversi per il giorno e la sera. I colori seguono tutte le tonalità del panna fino al rosso rubino, i ricami invece ricordano il pavimento di un mausoleo indiano in bronzo, nero e sabbia con applicazioni anche in legno e pietra. Gonne a ruota e corpini aderenti in lino per il giorno, e jersey di seta per la sera impreziosita da pizzi. Originale la sposa, con un abito corto sempre stile anni '50, con un drappeggio a spirale sulla gonna a campana. Molta la cura anche negli accessori, con collane di legno e corda e sandali infradito con tacco. A. C. T.