di ANNA CINZIA TIENI UNO stile etico, che dice no allo sfruttamento del lavoro minorile, alla disattenzione ...

È Ethic, un marchio di abbigliamento che per Ivano Piccirilli, titolare dell'azienda, è insieme stile inconfondibile e spirito sociale. Come nasce Ethic? «Da un progetto che fonda le sue basi sulla moda e sul sociale, che cerca di contribuire ad una società "eticamente" giusta e si rivolge ad una donna attenta al proprio stile ma con tanti interessi, dai libri alla musica fino alla cucina, che non abbia dunque solo voglia di apparire». Cosa caratterizza lo stile Ethic? «L'originalità e l'accuratezza dei disegni e delle realizzazioni dei capi. La voglia di fare sempre meglio, il nostro entusiasmo, la ricerca dei tessuti e dei colori, l'impegno a rendere diversi anche i negozi, colorati, rilassanti. Per questa stagione abbiamo lavorato molto sui tessuti, i volumi e i ricami di una collezione che diventa pratica e veloce, ma anche bella, accattivante. Lavoriamo sui cotoni e le sete, sui tessuti a maglia, sulle fibre. Tra i colori, spicca quest'anno il verde bosco. E abbiamo abbassato il trend dei prezzi, grazie anche ad una strategia di distribuzione che taglia la catena dei ricarichi». Un'azienda in crescita? «Direi di sì, visto che siamo passati dai quattro laboratori iniziali a trenta, con cento dipendenti e cinquanta negozi in Italia dove produciamo per il novanta per cento anche i nostri capi. Rimane un dieci per cento prodotto in India, mio secondo paese di appartenenza».