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Italia e Francia chiedono aiuto alla Tv

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Network fondamentali per i finanziamenti. Si punta sulle coproduzioni

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Questa la tesi scaturita dai due giorni di intensi incontri del «Forum del cinema italo-francese» che si sono tenuti ieri e l'altro ieri a Roma. Hanno partecipato all'importante workshop più di trecento operatori del settore e dopo il successo della manifestazione, istituzioni, produttori e distributori francesi e italiani hanno deciso di trasformare in un appuntamento annuale gli incontri che per la prima volta si sono svolti a Roma. Da ambo le parti è stato sollevato il problema dei network televisivi come elemento fondamentale per il finanziamento e la realizzazione dei film. C'è anche da dire che quella del cinema francese, in Tv e sul grande schermo, in Italia è una presenza importante, mentre il cinema italiano in Francia è di fatto un turista. I film italiani (prodotti negli ultimi 15 anni) mandati in onda dalle reti francesi nel 2004 sono stati solo 2; i film francesi programmati dai canali italiani nello scorso anno sono stati invece 7. La «top ten» dei rispettivi film tra il 2002 e il 2004 vede prevalere nettamente il cinema transalpino in Italia con una somma di oltre cinque milioni e mezzo di spettatori (per i 10 film più visti) contro poco più di due milioni di spettatori per i film italiani a Parigi (inclusa la riedizione di un capolavoro del passato come «C'eravamo tanto amati»). Da ricordare che i film italiani più visti in Francia negli ultimi tre anni sono: «Respiro» di Emanuele Crialese che è riuscito a mettere al secondo posto il «Pinocchio» di Roberto Benigni, poi «La meglio gioventù» di Marco Tullio Giordana, «L'ultimo bacio» e «Ricordati di me» di Gabriele Muccino, «Callas forever» di Franco Zeffirelli, «Buongiorno notte» di Marco Bellocchio, «Vajont» di Renzo Martinelli, «Gente di Roma» e «C'eravamo tanto amati» di Ettore Scola. I film francesi più visti in Italia sono stati : «Il favoloso mondo di Amelie», «Il pianista», «Fiumi di porpora 2», «Asterix e Obelix operazione Cleopatra», «Otto donne e un mistero», «Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano». Inoltre con gli «stati generali del cinema italo-francese» si è fatto il punto sulle coproduzioni, che purtroppo languono, ma ora si va alla costituzione di un trattato per la creazione di un piccolo fondo espressamente per le coproduzioni, simile a quello già esistente tra Francia e Germania, che possa agevolare il rilancio dei progetti cinematografici tra i due Paesi. A. A.

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