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Daniela Poggi di nuovo a «Incantesimo» nei panni della perfida

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Dalla conduzione di «Una notte con Zeus» alla soap Nel futuro due film, una fiction per la Rai e il teatro

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Lei, invece, come conduttrice sarà ancora al timone del programma sui miti dell'antica Grecia «Una notte con Zeus» fino alla metà di luglio. Poi tornerà a teatro con la Medea, girerà fiction e due pellicole destinate alle sale. Un futuro professionale denso di impegni attende Daniela Poggi, ex padrona di casa di «Chi l'ha visto?» che professionalmente nasce come attrice, prestata, poi, ad altre forme di comunicazione. Alla vigilia del suo rientro in «Incantesimo», di cui sta già girando le scene che la riguardano, la Poggi affronta a tutto tondo il suo percorso professionale ed umano. Come riesce a dividersi tra una leziosa soap opera ed un programma dalle pretese culturali qual è «Una notte con Zeus»? «Rientro in "Incantesimo" a furor di pubblico. L'odiosa e perfida Cristina Ansaldo proprio per la sua cattiveria ha destato la curiosità e l'attenzione di un pubblico trasversale, maschile e femminile che ne ha richiesto il ritorno. Per me si tratta solo di un gioco, attraverso un personaggio così lontano dalla mia personalità, mi diverto a spargere gocce di veleno intorno a me perché la Ansaldi non perderà occasione per fare del male a chi la circonda. Tornerà da Parigi, dove era stata inviata come espediente per uscire momentaneamente di scena, ancora più infida e malvagia». Qual è invece, il senso di «Una notte con Zeus»? «Il programma, in onda su Raitre, alle 23,15, ogni giovedì, vuole raccontare, attraverso varie chiavi di lettura, i miti dell'antica Grecia con il contributo di ospiti del mondo dello spettacolo e della letteratura che rappresentano una parte del mito. La mia più grande soddisfazione è aver scoperto che le tesi di laurea di molti studenti delle facoltà di Lettere in tutt'Italia, hanno attinto notizie e curiosità, non riportate da fonti storiche, proprio da "Una notte con Zeus"». Qual è la sua opinione sullo stato della Tv made in Italy? «Sono convinta che la televisione italiana, per l'ampia gamma di scelte che offre al telespettatore, sia una delle migliori non solo in Europa ma anche a livello internazionale. Io capisco che se un genere funziona possa venire riproposto, ma non condivido la tendenza alla fotocopia delle idee che, invece, dovrebbero essere continuamente aggiornate e sperimentate». Vuole dire che non approva la moda dei reality show? «Dico solo che il genere non mi si addice. Non saprei cosa dire ai concorrenti, qualora ne fossi alla conduzione. Preferisco essere alla guida di programmi come "Domenica in" che consentono di ritagliarsi spazi personali». Quali progetti ha per il piccolo e grande schermo? «Girerò due pellicole cinematografiche rispettivamente con la regia di Antonio Falduto e Francisco Fernandez. E per la Rai sarò la protagonista di una fiction ambientata in Sud Africa». Ha un sogno nel cassetto? «Lavorare al cinema con registi come Piccioni, Ozpetek e Muccino». Quando è previsto il suo ritorno a teatro? «Molto presto. Il mio primo obbiettivo è portare la Medea in tour anche al Nord, visto che è approdata solo sui palcoscenici del Centro Sud. Sto anche lavorando ad un ulteriore progetto teatrale incentrato su un altro personaggio storico femminile di grande spessore». Nella via di tutti i giorni come si definirebbe? «Romantica, apparentemente forte, pronta a lottare per gli ideali in cui credo, ma intimamente fragile e talvolta insicura. Sono una maniaca del tennis, amo leggere, sono vegetariana e adoro i cani».

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