«AREZZO WAVE»
Comics e musica nella Babele della cultura
161 gli eventi, 570 artisti, 200.000 spettatori previsti, 24 nazioni coinvolte, 67.000 gli euro raccolti lo scorso anno in favore di Emergency per la costruzione di due sale operatorie in Afghanistan e persino un budget come Fondazione Arezzo Wave (180.000) per promuovere la musica italiana all'estero. Il sottotitolo di «Love Festival» - che fa tanto Woodstock - incarna lo spirito della rassegna toscana, quest'anno attenta alle popolazioni colpite dallo tsunami. Anche la XIX edizione rispetta la classica suddivisione in sezioni, dalla musica al cinema, al teatro, al comics, ai laboratori. Si comincia con la musica di Joe Zawinul e di Elio e le Storie Tese, protagonisti della prima serata, e ogni giorno grandi nomi internazionali fra cui: Motorhead, Amadou e Mariam (il duo franco-africano prodotto da Manu Chao), Antony and The Johnson (la voce preferita da Lou Reed e il suo gruppo), Soulwax (il gruppo belga che ha avuto l'onore di essere inserito da Nick Hornby nel suo libro «31 songs»). Ampio spazio agli italiani con Afterhours, Perturbazione, Andrea Chimenti, Giuliano Palma & The Bluebeaters, e i vincitori del concorso nazionale riservato agli emergenti che, per la prima volta, potranno esibirsi sul palco principale insieme ai big: Krikka Reggae e Joycut (Basilicata), Radio Babylon (Marche), Zorn (Liguria), Substance M (Toscana), Dead Models (Piemonte), Vina3 (Emilia). «Arezzo Wave è un vero e proprio Ministero culturale», hanno detto gli organizzatori. Un'osservazione rivolta anche all'estero alla ricerca di realtà lontane, come il rock iraniano o la musica armena. Lo spazio cinema sarà in gran parte dedicato a Pier Paolo Pasolini nel trentennale della scomparsa e vedrà esibirsi Emir Kusturica, questa volta senza Goran Bregovic, accompagnato dalla No Smoking Orchestra.