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Dal suo «Sorgo rosso» il primo grande film di Zhang Yimou

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Ha fondato il movimento letterario «Ricerca delle radici» che la dice lunga sul tipo di progetto che ha in mente. Un testo lo aiutò molto a farsi conoscere nel mondo, «Sorgo rosso» del 1988, in cui si raccontano le imprese, le armi e gli amori di un famoso bandito, Yu Zah'ao, che nella finzione è poi il nonno del narratore, lungo un arco storico che va dall'occupazione giapponese alla Rivoluzione culturale. Da questo testo è stato tratto un celebre film di Zhang Yimou. Per molti anni ha lavorato al Dipartimento culturale delle Forze Armate, nel frattempo ha scritto otto volumi di romanzi e racconti, non tutti apparsi in Italia. Einaudi, comunque, ha pubblicato di lui «Sorgo rosso», «L'uomo che allevava i gatti», «Grande seno, fianchi larghi», mentre ha in prossima uscita, in Cina e in tutto il mondo noi compresi, una silloge di racconti. Nel 2005 ha ottenuto da noi il Premio Nonino, fra i più prestigiosi nostri riconoscimenti ad un autore straniero. Il romanzo che presentiamo in questa pagina è la prima traduzione nel mondo dell'opera di Mo Yan, e anche questo la dice lunga sull'interesse — certo in varie direzioni — che la Cina, in tutte le sue componenti compresa l'invenzione letteraria e filmica, va oggi sviluppando nel mondo. W. M.

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