Mille e una notte, tutte con Vespa
Il giornalista: unico rammarico quando Berlusconi ha preferito Ballarò
Lo ha affermato ieri il direttore della prima rete Fabrizio del Noce in occasione della conferenza stampa per la millesima puntata, in onda questa sera, del talk show politico. Il conduttore storico Bruno Vespa, dopo dieci edizioni, puntualizza che l'evoluzione dello schema di «Porta a porta» è legato all'evoluzione dell'attualità politica sulla cui validità in Tv nel 1996, anno di nascita del programma nessuno avrebbe scommesso, fino ai primi gratificanti risultati di audience che dettero una chiara indicazione sulla strada da percorrere. Questa sera andrà in onda una puntata speciale in cui vengono rievocati gli eventi più significativi degli ultimi dieci anni così come sono stati raccontati dal programma che si conclude il prossimo 16 giugno per tornare in onda in autunno. Nel confermare la medesima collocazione in quattro serate settimanali anche per il futuro, Vespa fa notare come un tale assetto del suo talk show sia stato stabilito dal Consiglio di Amministrazione della Rai gestito dalla sinistra ed antecedente al 2001, anno della vittoria politica del Polo delle Libertà. «Un dato che ribadisce la totale imparzialità del mio programma, l'unica trasmissione in cui le presenze di esponenti di maggioranza ed opposizione sono perfettamente bilanciate e nel quale non solo il presidente Berlusconi ma anche Romano Prodi è venuto due volte senza confronto», afferma Vespa che puntualizza come, in vista delle prossime elezioni politiche del 2006 non ci saranno all'interno di «Porta a porta» presenze politiche senza un intelcutorio. Nel sottolineare inoltre quanto si sia battuto per convincere Berlusconi ad un confronto, continua: «Poi il presidente ha fatto una scelta differente dal mio programma, scelta che rispetto ma non condivido». Il riferimento è alla presenza del presidente del Consiglio a «Ballarò» all'indomani del voto delle regionali, lo scorso aprile. «Da quel momento - ribadisce - è caduto per tutti il muro di Berlino di Ballarò». Poi Vespa fa notare come la crescente importanza della seconda serata abbia spinto Mediaset a rafforzare la propria fascia oraria anche con l'arrivo di Paolo Bonolis. Soddisfatto di aver battuto persino il varietà di Teo Mammucari «Mio fratello è pakistano» in onda in contemporanea su Canale 5, Vespa conclude affermando che, nonostante i cordiali e confidenziali rapporti con il conduttore di «Affari tuoi», Paolo Bonolis non gli ha mai parlato di un suo interesse per una eventuale seconda serata.