La Ferrari dopo il nudo «E adesso Tolstoj»
L'ATTRICE PROTAGONISTA DEL FILM «AMATEMI»
Oggi Isabella Ferrari è una "ragazza" di 41 anni, tre figli ed ancora un fisico mozzafiato che le permette di fare un film dai risvolti decisamente erotici, nei panni di una trentacinquenne improvvisamente abbandonata dal consorte traditore, che si inventa una nuova vita attraverso l'incontro con diverse tipologie di uomini. Diretta dal marito, il regista Renato De Maria, la pellicola si chiama «Amatemi» e vede tra gli interpreti anche Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea e Donatella Finocchiaro. Aprirà il primo giugno la rassegna «Open roads» al Lincoln Center di New York mentre nelle sale italiane arriverà due giorni dopo, distribuito dalla Mikado. Bella, dotata di una naturale sensualità, l'attrice, dopo cinque anni esclusivamente dedicati alla televisione, torna al suo primo amore, il cinema. Mostrandosi quasi per la prima volta in guêpière, calze a rete, tacchi a spillo e seno nudo. Signora Ferrari, una lontanza dal grande schermo che l'ha fatta soffrire? «Credo di poter dare ancora molto da un punto di vista professionale. L'ultima mia apparizione al cinema era stata nel film di Mazzacurati "La lingua del santo", peraltro in una parte minore. Il grande schermo mi mancava, però ho voluto aspettare l'occasione migliore e poi ero stufa dei soliti ruoli drammatici. Ho bisogno di leggerezza». Oggi si scrivono pochi ruoli per le attrici? «Quasi nulla, ma si scrivono poche storie in genere». Qualche problema a girare scene di sesso diretta da suo marito? «Se si è professionali non ci si imbarazza di nulla. Anche con un pullover addosso ci si può sentire nudi. Anzi, la sua presenza mi ha dato maggiore sicurezza». Quanto le somiglia Nina, la protagonista di «Amatemi»? «Non mi era mai capitato un personaggio così diverso da me, anche se nel nostro mestiere capita che qualcuno possa cogliere in te aspetti simili al ruolo. Io però nella vita non sono mai andata a letto con un uomo per poi dimenticarlo. Non sono mai stata capaci di dirmi "io mi basto", di rendermi così autonoma». Progetti per il futuro? «Sto per iniziare a girare un noir diretto da Michele Soavi con Michele Placido ed Alessio Boni, "Arrivederci amore ciao" tratto da un romanzo di Massimo Carlotto». Dopo il difficile passaggio televisivo della fiction «Cuore contro cuore», volta pagina? «Ho deciso di chiudere con la serialità televisiva, troppo faticosa e poi le sceneggiature devono essere scritte molto bene perchè possano funzionare. Tornerò nel 2006, quando potrò finalmente veder realizzato il sogno di interpretare Anna Karenina, due puntate per Mediaset».