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Alla National Gallery di Londra il boom di Caravaggio

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Un successo travolgente, inatteso dagli stessi organizzatori, che ha coinvolto soprattutto i visitatori stranieri di passaggio nella capitale britannica molti dei quali hanno programmato il loro soggiorno proprio in funzione della mostra. Secondo Charles Saumarez Smith, direttore della galleria, il turismo culturale è un fenomeno che non viene tenuto nella debita considerazione rispetto al contributo economico che è in grado di apportare. Egli infatti sostiene che una ricerca di mercato condotta in occasione della precedente mostra dedicata a Raffaello rivelava che il 17% dei visitatori erano stranieri e che l'83% dei visitatori ha soggiornato in alberghi a quattro e cinque stelle. «È davvero un fenomeno europeo - dice Smith al Financial Times - non penso che la gente ponga la debita attenzione all'impatto economico di queste esposizioni per Londra». Le recenti mostre organizzate dalla National Gallery hanno registrato anch'esse il tutto esaurito, ma il rapporto tra il numero dei visitatori ed il numero delle opere esposte ha superato ogni aspettativa nel caso di Caravaggio. «Si trattava di soli 16 lavori piuttosto accademici che riguardavano il suo ultimo periodo. Ma vi era un'intimità in essi che attraeva il pubblico e il passaparola ha dato i suoi effetti». Come risultato del successo conseguito la prossima mostra, che aprirà ad ottobre 2006 e sarà dedicata a Velazquez, verrà trasferita dall'ala Sainsbury alle gallerie del 19.mo secolo, nell' edificio principale, che possono ospitare ulteriori 50.000 visitatori.

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